Casalbuttano 16 Sett:e [1832]
Mio caro Ricordi
V’ho scritto per la posta, rispondendo alla v‹ost›ra ultima; ma temendo che oggi non v’arrivi per l’inconveniente che da qui le lettere bisogna impostarle a Cremona, vi dico con queste due righi che se il male al mio braccio mi avesse permesso di venire subito a Milano sarei volato; ma credo che non vi potrò essere prima di doman l’altro, martedì, e così parlar di tutto. Avete fatto bene di non firmar carte ai pupilli Crivelli: ben dovete ricordarvi che tale svincolamento d’obblighi che i Crivelli hanno con me, non dovrebbe effettuarsi che dopo un nuovo contratto da farsi con Filli, a norma di come la mia lettera di procura a voi, vi dice; quindi al mio arrivo è meglio che tutto si finirà. Per l’affare di Lucca vedremo ancora di tagliargli la strada, scrivendo io a persona in Genova ec: ec:
Intanto aggradite i miei saluti e fatene al gentile Cerri
V‹ost›ro affmo
Bellini
Al Signore
Il Sig:r Giovanni RicordiNegoziante di Musica, dirimpetto al teatro
della Scala in
Milano