Date: 07/02/1834



Place: Milano

ID: Bellini_23



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Milano li 7 Febbraio 1834.

Sig:r Mro Vincenzo Bellini

a Parigi

Amico Carissimo

Non ho potuto rispondere a pronto corriere alla cara v‹ost›ra 23 scorso, perché ho dovuto recarmi per alcuni giorni a Como a causa della morte d’una persona a me molto amico. Tornato in città è mio primo pensiero lo scrivervi. Io vi ringrazio di cuore della memoria che per me serbate e della preferenza che mi accordate, e colla presente vi autorizzo a trattare e concludere con Troupenas per la proprietà dell’Opera che scriverete per il prezzo di fr‹anchi› 2000. Io mi lusingo però che mi darete un’altra prova d’amicizia col procurare di ribattere qualche cosa da questo prezzo, del che ve ne sarò ben grato, giacché se rifletterete a quanto vi scrissi nella mia del 3 Dicembre scorso vedrete quanto sia critica la situazione dei proprietarj di musica in giornata, a cui danno stanno sul confine i Contraffatori pronti a ristampar tutto. Persuaso che porrete tutto in opera per ottenermi questo qualunque ribasso, ve ne rendo di già molte grazie, le quali non saranno minori quand’anche non riusciste nell’intento, e che Troupenas stasse fermo nella somma suindicata di fr‹anchi› 2000. Per evitare però qualunque imbarazzo in questo contratto io devo fare alcune osservazioni e dare alcuni rischiarimenti all’amico Bellini, onde stipuli il contratto senza equivoci con Troupenas

1o Cedendomi il diritto di stampa della vostra Opera per gli Stati Austriaci bisogna che Troupenas, se mai vende lo stesso diritto di stampa a qualche editore della Germania, lo faccia avvertito che per gli Stati Austriaci la proprietà è ceduta a Ricordi

2o Bisogna che i pezzi (che mi dite mi saranno mandati già ridotti sì per canto che per P‹iano›f‹orte›)siano ridotti completi di tutto come sapete che io uso stamparli e come tanto piace a voi; e non mutilati o di Recitativi o di Cori che v’abbiano parte, ed inoltre non siano \ridotti/ in Chiave di Viol‹in›o (che da noi non s’usa come sapete) ma in chiave naturale. Queste avvertenze sono necessarie, onde stampandosi poi l’opera completa, i pezzi già incisi non divengano inservibili, se fossero ridotti come generalmente si usa in Francia.

3o Bisogna che sia fissato il termine per pubblicare l’opera completa, che non dovrebbe esser più lungo d’un anno dal giorno della prima rappresentazione, onde l’edizione segua intanto che l’entusiasmo è ancor vivo. 4 o Se mai Troupenas in seguito pubblicherà colle stampe l’opera in partitura, procurate di impegnarlo a darmene una copia gratis appena sia pronta, onde possa al caso prevalermene per gli usi teatrali. Nel resto sta bene il modo di pagamento ed avrà luogo ne’ termini e modi che m’indicate. Siccome la pubblicazione dovrà seguire nello stesso giorno, così sarà d’uopo che Troupenas mi faccia avere gli originali prima e col tempo necessario perché siano pronti nel giorno che verrà fissato. Vi pregherò anche a far sì che Troupenas mi mandi il contratto di cessione legalizzato onde possa presentarlo al Governo per far riconoscere la mia proprietà la qual cosa procurate che sia fatta prontamente, onde avere il tempo di far seguire gli opportuni avvisi in prevenzione. A voi poi, amico caro, devo volgere un’altra preghiera ed è che procuriate che la scelta del soggetto, e il modo con cui verrà steso non possa dar appigli alla nostra censura, che sulle cose che vengono di Francia mette fuori tutti i suoi cento occhi prima di permetterne la pubblicazione. In verità sarei curioso di sapere da chi farete scrivere la poesia e quale ne sarà l’argomento. Sicuramente che è cosa dispiacevole che non sorga un altro che pareggi Romani quando vuol scrivere bene, e che sia più di lui esatto e puntuale. Sarebbe un grande acquisto pel teatro! Figuratevi che il povero Ricci che deve scrivere un’opera Buffa pel Carnevale corrente e che doveva avere avuto il libro bell’e finito già più da un mese, non ebbe che jeri il primo atto.

Io voglio sperare che il Duca Visconti che ora si è assunto apertamente la nostra Impresa si convincerà dai continui esperimenti infelici, quanto sia necessario lo scritturare pel nostro teatro de’ soggetti sommi, giacché la mediocrità non è fatta per Milano, e che si persuaderà che è necessario il far scrivere delle opere nuove da sommi maestri, e quindi che vi offrirà delle scritture, che vi ricondurranno fra noi con soddisfazione generale del pubblico e col più vivo piacere de’ v‹ost›ri amici, nel cui numero io voglio essere considerato de’ primi. Ieri sera andò laParisina di Donizetti,  ma si può dire di non averla intesa, tanto fu cacciata in scena precipitosamente. Ma anche seguitando non credo che sarà per guadagnar molto, giacché non si può immaginare compagnia più dissonante fra i soggetti di quella che ora abbiamo‹;› \in confidenza/ La Lalande del Pirata e della Straniera non vive più, quella che porta un tal nome non accenna neppure la ricordanza di que’ bei tempi. La parte del Basso Coselli  fu data al tenore Winter, che ( sia detto fra noi ) è il più cane e il più salame de’ tenori viventi. Pedrazzi  cantò discretamente una sua aria. Mariani che si crede umiliato dalla sua poca parte la buttò là come un facchino. Tutti fanno quello che vogliono per difetto di buona e ferma direzione. Eccovi una lett‹er›a assai lunga, ma scrivendovi di raro ama trattenersi coll’amico

L’affmo vostro

Giò Ricordi.

Cerri fa i suoi saluti al Mo Bellini

 

Al Signor Vincenzo Bellini

Boulevard des Italiens

Aux Bain chinois                   

 




Named theatres
Teatro alla Scala

Typology epistolari
Sub-tipology letter
Writing autograph
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1

Letter name Bellini_23

Collocation
Fondazione Bellini

Signature
I-CATm Museo Civico Belliniano, Catania
Lettere a Bellini


Ed.AMORE 1894, [r] pp. 410-414; NERI2001, [r] pp. 34-36; OLSCHKI2017, [r] pp. 324-325.