Date: 30/05/1834



Place: Milano

ID: Bellini_28



External Resource


 

Milano li 30 Maggio 1834.

Sigr M‹aest›ro Vincenzo Bellini

Parigi

Amico Carissimo

La vostra cara lettera del 15 cad‹ent›e mi ha fatto un Sommo piacere e dandovi prontamente risposta vi dirò che circa alla Sonnambula lascio a voi la cura di fare con Severini quello che credete di maggior vantaggio comune, richiamandovi solo quanto già vi scrissi nell’ultima mia onde  possiate regolarvi per non istar troppo sulle dimande col rischio di non prender nulla.

Riguardo al contratto per l’opera che state scrivendo già concluso e di cui non manca che una regolare stipulazione vi dirò che per evitare di delegare qualcuno e poi tutte le altre lunghe e dispendiose formalità di firme e vidimazioni‹,›  sto attendendo per vedere se il mio Governo approva il contratto che feci per lettera del Bravo di Marliani e che gli ho già presentato: perché se lo approva (come dovrebbe, giacché fra i negozianti le lettere sono buoni e legali contratti), allora io scriverò in una lettera a Troupenas i patti del contratto già concluso ne’ precisi termini che voi mi segnaste nelle vostre lettere, e questa lettera sarà in doppio, una la riterrà Troupenas, l’altra me la rimanderà per posta (onde venga timbrata all’ufficio postale) e sotto vi porrà la Sua approvazione. Questo metodo mi pare più semplice, oltreché si schiva di mettere a parte de’ nostri affari persone straniere. Perciò prevenite di questo il Sr Troupenas, e siccome la risposta del Governo sul Bravo mi sarà trasmessa in breve, così fra poco tempo gli potrò scrivere l’occorrente.

Riguardo all’opera che scriverete a Napoli, io vi ringrazio assai dell’offerta che mi fate ma su questo proposito devo scrivervi delle cose che forse non saranno a vostra notizia. Sappiate adunque, che ho fatto pace ed alleanza con Girard di Napoli. Ché questi prese la Copisteria della Nuova Impresa di quei teatri a questi patti: che l’Impresa gli pagherà 300 Ducati Annui, ed inoltre gli cede la piena ed assoluta proprietà di tutte le Opere nuove che la  d‹ett›a Impresa farà scrivere. Sappiate finalmente che Girard ha ceduto a me per gli Stati Austriaci la proprietà delle riduzioni di tutte le d‹ett›e opere nuove ai patti che prima \io/ aveva con Barbaja. Voi dunque vedete che se il contratto di Girard coll’Impresa sta in questi termini, la proprietà dell’opera che scriverete gli è devoluta, e che in forza del contratto subalterno da lui conchiuso con me, io ne sono già proprietario per gli Stati Austriaci. Ciò nulla ostante se mai per l’opera che voi scriverete\per Napoli / vi fossero delle eccezioni a vostro riguardo, le quali lasciassero a voi la pr disponibilità della proprietà della vostra opera, allora io ne accetto da voi colla presente la proprietà per gli Stati Austriaci alle stesse condizioni e prezzo dell’opera che ora state scrivendo. Ritenuta dunque questa massima, voi potrete regolarvi nel vostro contratto con Napoli, perché se l’Impresa ha già ceduta la proprietà, potrete allora regolarvi nel prezzo. In ogni modo vi prego di non mostrare che abbiate saputo da me le condizioni del contratto dell’Impresa di Napoli con Girard, perché quantunque non vi sia niente di male nell’avervele comunicate, mi spiacerebbe che Girard credesse che io ve n’abbia scritto per attraversare le sue cose coll’Impresa, e così venisse di nuovo a intorbidarsi la nostra relazione, che bramo sia di lunga durata, essendo stanco di guereggiare e convenendo sempre ad entrambi noi l’essere in lega, come voi stesso più volte me ne consigliaste

Credo che vi sarà nota la gran rivoluzione avvenuta nel nostro teatro. Dal grado di miseria in cui era, il Duca a un tratto lo rialzò a molto splendore, scritturando la Malibran per 5 Stagioni al prezzo di 450/m‹ila› franchi. Voi vedete che questa circostanza esigerà anche che si scritturino e i migliori artisti ed i più rinomati maestri, per cui certamente saranno fatte delle proferte a voi prima d’ogni altro. Se però non isdegnate il consiglio sincero d’un amico qual’io vi sono (e voi ne avete prove per crederlo) io vi pregherei a non estendere le v‹ost›re dimande sì che si ponga impedimento al vedervi scritturato. Il Duca nel prendere la Malibran non si obbligò a far scrivere piuttosto l’uno che l’altro, ed essendosi assunto un forte impegno con essa, bramerà, è vero, di associarle i migliori artisti e maestri, ma non vorrà, per così dire, farsi dettare la legge da questi. Voi siete amato e desiderato assai in Milano: Fate che a questo amore e a questo desiderio del vostro talento non siano d’ostacolo dimande troppo forti, e sono persuaso che allora le cose si combineranno forse per più d’un’opera, e voi verreste in Milano che fu il campo più bello de’ vostri trionfi, a cogliervi dei novelli allori. Scusate la libertà che si prende con voi un amico, ed abbiatela come una evidente prova del sincero attaccamento che ha per voi.

Suo affo amico

Giò Ricordi

 

Cerri saluta di cuore il S.r Maestro Bellini, ed unisce ai voti di tutti anche i suoi per rivederlo presto in Milano.

 

D.S. Vi prego di dar corso alle due unite let‹ter›e affrancandole per Lisbona, le quali premendomi assai le mando per la via di Parigi, che giungeranno più sicure al loro destino. Addebitatemi della spesa sì del porto delle med‹esi›me  che delle affrancazioni per Lisbona, che vi raccomando di far subito. 

 

a Monsr Vincent Bellini

célèbre Compositeur de Musique

a Paris

t.p. milano | maggio 30 - 8 | juin | 1834

 




Named theatres
Teatro di San Carlo

Typology epistolari
Sub-tipology letter
Writing autograph
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1

Letter name Bellini_28

Collocation
Fondazione Bellini

Signature
I-CATm Museo Civico Belliniano, Catania
Lettere a Bellini


Ed.AMORE1894, [r] pp. 419-423; NERI2001, [r] pp. 45-47; OLSCHKI 2017, [r] pp. 352-353..