Date: 6/5/1912



Place: Pesaro

ID: LLET002794




Spett. Ditta G. Ricordi e C.

                            Milano

Per quanto il mio amico dott. Pizzini mi abbia comunicato che la risoluzione vostra nel sospendere le trattative di Francesca non è dovuta alla mia richiesta fattavi, trovata anzi da voi equa, ma bensì alle pretese esagerate del Poeta, pure non so resistere dal manifestarvi anche per lettera il mio dispiacere profondo nel dover perdere un libretto così forte e interessante sotto ogni punto di vista, al quale io mi sentivo già legato da grande amore e che certamente mi avrebbe ispirato a creare un'opera d'arte bella, completa e sopratutto originale.

Il mio amico mi scrive che la ragione più forte che vi ha spinto a non dar luogo alle richieste del Poeta è stata dettata dal timore di creare dei precedenti dannosi per voi, di fronte ai librettisti avvenire. Permettetevi [recte: Permettetemi] di farvi osservare che il D'Annunzio, tanto in Italia che all'estero, può rappresentare onestamente una di quelle spiccate eccezioni che raramente, purtroppo, si ripeterà anche nel lontano avvenire. Quindi mi pare non sia il caso di parlare di precedente poiché è sperabile che i librettisti dell'avvenire (parlo di librettisti, non di poeti) non saranno tanto imbecilli da non saper misurare il livello dell'altezza raggiunta dal più grande dei poeti nostri.

Vorrei poi che la Ditta tenesse conto anche di questo: che i libretti come Francesca sono rari, ben rari! e che nella penuria di soggetti buoni nella quale ci dibattiamo, ben difficilmente si potrà trovarne uno che possa far impallidire nella mia mente il valore della tragedia d'annunziana. Pensi la Ditta, che io non lavoro di composizione da più di due anni, e che ormai sono giunto a tal punto in cui il desiderio di fare diventa un bisogno, una necessità. Tornare ora da capo nelle ricerche, trovare un buon librettista e ottenere un lavoro di pregio è cosa lunga e difficile e tale da impensierirmi seriamente!

Ecco perché mi sento profondamente addolorato della perdita di Francesca che io ancora, per molte ragioni, mi ostino a non ritenere irreparabile.

Voglia la Ditta accettare i miei saluti cordiali e rispettosi e credermi il devmo Suo

R. Zandonai

 

Pesaro 6 maggio 1912

Transcription by Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 180 X 136 mm

Letter name LLET002794