9 maggio 918
Caro Comm.Tito.
Grazie per la Sua carissima lettera. Devo protrarre di qualche giorno la mia probabile venuta a Milano, perché domani nel pomeriggio si riunisce la Commissione Governativa per la prima volta, e perché sabato avrò un lungo colloquio con Gallenga per la istituzione del nuovo Ufficio teatrale di cui le scrissi. Spero molto nell'una e nell'altra cosa. Ed ho piacere che domani arrivi anche Serafin e sia qui anche Vicentini per cercare di condurre in porto il progetto Scaligero che sta a cuore anche a me.
Anzi, nella seduta di domani, farò uso della sua preziosa e opportunissima informazione sugli incassi di Tacconi.
Intanto la terrò sempre informata del come procederanno le cose. Anche perché lei mi possa aiutare con idee o consigli o progetti. Le pare?
Anche se forse – per opportunismo editoriale (sono così suscettibili questi ambienti) – ella crede di rimanere nell'ombra, io avrò bisogno sempre del suo suggerimento.
Ebbi stamane lettera da Clausetti per l'affare Montemezzi, me ne occupo domani stesso, e credo otterrò.
Che se – per caso – vedessi nella Commissione esoneri delle difficoltà, ho io un'altra via potente e sicura, è per questa via – di cui le dirò a voce – che ho potuto far avere proprio ieri a Molinari sei mesi di proroga, direttamente dal Ministero della guerra.
L'atto Strega non è ancora finito. Ma mi occorre una proroga di non più di cinque giorni.
Spero che stavolta possa essere contento di me – e che non mi dimentichi per lavori futuri.
Affettuosi saluti
Suo
G.Adami