Pesaro 11 nov. 1914.

Caro Commendatore - la sig^na Wroblewska, che ora è in trattative per scritturarsi al Costanzi, mi si raccomanda perché vi preghi, a mia volta, di non ostacolare queste sue trattative che mirano a poter interpretare Francesca anche a Roma. Io per debito di coscienza vi scrivo, assicurandovi che questa giovane artista ha fatto dei ben progressi nell'esecuzione della mia opera durante il corso delle rappresentazioni che si sono fatte qui a Pesaro. Naturalmente non rappresenta neanche per me quell'ideale di interprete che tanto desidererei e che finora non mi è stato possibile di trovare. Pure, a certe celebrità stagionate, che sembrano aver messo piede stabile al Costanzi, o a qualche artista di gelo uso la prima protagonista del mio lavoro, preferirei sempre una Wroblewska, artista scorretta e ordinaria ma di bella voce e di un certo temperamento.

So che l'affare di Torino è stato concluso e sono lietissimo di questa bella prova di fiducia di cui l'impresa del Regio mi vuole onorare e della quale terrò calcolo per l'avvenire.

Adami mi ha scritto qualche giorno fa; è pieno di entusiasmo e mi promette il 1^o atto entro il mese. Per quanto anche i Veronesi non scherzino in fatto di chiacchiere pure speriamo che meglio dei bolognesi sappiano mantenere la parola data...

Sto lavorando ora in un poema orchestrale che ho promesso per il Corea. Spero che mi riesca una cosa simpatica. Potrò contare più tardi sull'aiuto della ditta per quello che riguarda la copiatura delle parti d'orchestra? Siccome la composizione finirà per restare più tardi proprietà vostra, vorrei risparmiarmi la spesa di una copiatura di parti di cui non saprei poi che farne. Mi raccomando a voi!-

Statemi bene, caro Commendatore; ricordatemi alla vostra famiglia e accettate i saluti affettuosi del vostro

aff^mo Zandonai