Caro Signor Giulio

Un rigo per dirle ch’ebbi il mondo splendido esemplare dell’Aanacreonte, di cui mi chiese il mio vecchio amico Senatore Achille Mauri, come vedrà dalla lettera inchiusa. Nella risposta (perdoni se mi abituai di farlo senza chiedergliene permesso, pel timore che la Sua modestia me lo impedisse) lo pregai di presentarne copia al Ministro della Istruzione pubblica, amico suo, come omaggio dell'editore e del traduttore, e nello stesso tempo di domandargli una distinzione onorevole pel coraggioso e colto giovane che ha pubblicato un lavoro in una edizione da pareggiarsi alle più belle di Francia e d’Inghilterra, se forse non le supera tutte, e ciò per solo amore dell’arte, consapevole che lo spaccio non avrebbe potuto compensare la spesa. Spero non vorrà tenermi broncio per questo arbitrio, e lo ascriva alla grande stima ed amicizia che Le professo. Ma si compiaccia dunque di spedire a Roma due esemplari dell’Anacreonte al Senatore Comm.^re Achille Mauri Consigliere di Stato etc. e di scrivere sul foglio bianco del volume, o sopra un foglio staccato: “A S. E. Comm.e Ministro della Ist.^e pubb.^a: scialo in omaggio dell’editore e del traduttore”. E la cosa resti fra noi.

Quando cesserà questo freddo farò capolino dalla mia solitudine, e Le stringerò la mano in persona, come ora gliela stringo e di gran cuore in ispirito.

L’amico Suo

Andrea Maffei

P. S. Voglia ricordarmi alla sua cara signora ed a mia moglie a cui in breve scriverò.