Verona (Chievo) 21 7bre

Mio caro Amico

Impossibile descriverti l’agitazione e lo spavento di questi giorni in cui tutta la Città rimase sott’acqua, che penetrava fino ai primi piani delle abitazioni. Io fui dei fortunatissimi che potei fuggire a tempo colla mia famiglia, e mi ricoverai al Chievo, due miglia distante da Verona, ma sempre in grande angustia perché separato dai parenti. Piove da Venerdì; soltanto jeri si ebbe un po’ di tregua, ma oggi siamo da capo, ed i disastri sono immensi.

Da Pesaro nessuna notizia perché interrotte tutte le comunicazioni; credo però che il Sindaco Vaccaj sia assente, perché doveva recarsi in viaggio.

Intanto ti mando per mia parte un’infinità di ringraziamenti per l’atto generosissimo di Casa Ricordi, e sono certo che Sindaco, Municipio, e Cittadinanza avranno gradito immensamente il cospicuo dono fatto al nascente Liceo Rossini.

Quanto al Metodo d’Organo del Lemmens, siccome mi occorreranno dall’estero altre opere, così ti darò in seguito l’ordinazione completa.

Accetta, e presenta a tutti della Famiglia i più affettuosi saluti, e tienmi sempre fra i migliori amici, e mi segno

tuo aff.^mo

Carlo Pedrotti