Bologna li 23 maggio 1845

Carissimo Amico

Riscontro finalmente la vostra lettera alla quale il cuore già rispose e non la penna. L’Aria che io ho fatta comporre a Verdi per Ivanoff nel Ernani è stata da me regalata al detto artista, come volete che io acconsenti a renderla pubblica essendo tanto beato Ivanoff di esserne il proprietario! calmate un poco quel ardore di editore ed’io a suo tempo darò a voi la preferenza per darla alle stampe, siete contento?

In quanto ai due Pezzi di Grimani non mi opongo che ne facciate l’acquisto, non so però comprendere come i successori del mio amico conte vendino cose che il loro genitore non ha mai compra[to], io ho ostato questa miseranda cosa a Grimani venga interesse alcuno e mi spiace veder traficare in simili cose, voglio però mi facciate pervenire questi due pezzi per vedere che non siano troppo scelerati facendovi qualche correzione o cambiamento come feci (gratis ben inteso) con Troupenas nei tre Coretti Fede, Speranza, Carità. Vorrei fare eseguire alla annuale accademia del mio Liceo la Gran Scena del Terzo atto del Ernani, che vuol dire quasi tutto l’atto 3°, volete voi darmi partitura, Parti d’orchestra, di Cori, Parti principali ch’Io sarò personalmente garante perché non ne venga fatta copia.

[Prosecuzione nel mg. Laterale sin.]

Quali sono le vostre pretese per questo noleggio? Rispondetemi subito poiché dovendosi dare l’Accademia nel giugno prossimo non v’è tempo da perdere, ricordatevi che il Liceo è povero !!!! vogliatemi un pochin di bene, recordatemi alle persone a voi Care e credetemi ognora il tutto vos.^ro aff.^o

Gioachino Rossini.