Dal 1897 cominciò un'intensa attività come restauratore e fondò la "Fornaci di San Lorenzo" dove realizzava ceramiche e vetrate. Si dedicò all'esposizione di opere personali sia in Italia che all'estero e insegnò alla scuola di Architettura di Firenze. L'attività di scenografo lo portò a collaborare con Puccini prima per il Gianni Schicci poi per Turandot.