25 Novembre 1892

Carissimo Puccinone, ovverosia

Doge, ed anche Artigliere.

Con gran piacere ricevo la sua lettera, e le buone notizie in essa contenute: avanti dunque a tutta forza, e conquisti il ... corno e lo scettro dogale!. Non dubito poi ch'Ella si trarrà benissimo d'impaccio in orchestra, ottenendo una esecuzione vigorosa e colorita: può immaginarsi come qui noi tutti facciamo vivissimi voti per un successo grande e completo delle sue Villi, ed io soggiungo che ove occorresse rimanere costi due, tre giorni in più, per dirigere qualche altre sera, sarà bene lo faccia.

Ora sono veramente ansioso di sapere l'impressione della sua musica alle prove: mi basteranno due righe.

Se vede Hans de Bulow, lo saluti da parte mia.

Come da suo telegramma furono spedite altre 4 copie delle Villi.

L'altro jeri fu a pranzo da noi tutta la Sacra famiglia: stava benissimo, ed il grandioso Togn ne fece ridere assai: è stato assai buono. Per quel taglio al minuetto Manon aspetterò il di lei ritorno: disponendo poi per le parti. Fatte le ultime correzioni indicate = ma ora non si è più in tempo per altre.

Ho scritto a Vienna prevenendo del di lei prossimo arrivo.

Termino ripetendo auguri a nome di tutti di casa mia, e di studio- pronti a gridare entusiastici evviva!

Una cordiale stretta di mano da Suo Aff^mo

Giulio Ricordi