Milano 1 Marzo 1900

Ill.^mo Sig^r . Maestro Comm.  Giacomo Puccini

Città

Se nulla abbiamo ad eccepire quanto alla scelta da Lei fatta del tenore Sig.^r Borgatti, scelta che interamente approviamo, devesi da parte nostra fare tuttavia le più ampie riserve, conseguenza dello stato eccezionale degli spettacoli ora in corso alla Scala. Infatti, avendo jeri assistito alla rappresentazione dell’Anton, è risultato evidente a noi che il Signor Borgatti si trova in evidentissimo stato di stanchezza, naturale risultato delle fatiche eccezionali incontrate per lo studio consecutivo di due opere, assai ponderose pel tenore, e per le rappresentazioni fattane. Ora si aggiunge lo studio e le prove per una terza opera, Tosca – e noi temiamo che ciò soverchi le forze dell’artista, la cui stanchezza si farà sempre più grave.

A tutela dei nostri comuni interessi, non dubitiamo ch’Ella, eg^o Maestro, non permetterà l’andata in scena del di Lei lavoro, in condizioni anormali, e le rammentiamo che oltre i diritti naturalmente spettanti a qualsiasi autore, tali diritti nella loro più ampia applicazione le sono riservati in forza del nostro contratto colla Direzione del Teatro e precisamente nell’articolo 1. addizionale.

Le confermiamo quindi che intendiamo salvaguardare interamente i nostri comuni interessi – e la preghiamo, ad ogni buon fine, comunicare la presente alla Direzione stessa del Teatro.

              Coi sensi della più sentita considerazione abbiamo l’onore di riverirla.

                                                                                                   D.^mi

                                                                                                   GRicordi e C.