Date: 14/9/1907



Place: Milano

ID: CLET001167




Milano 14 settembre 1907
 
Carissimo Giacomo,
Torre del Lago
 
Non ho voluto aggiungere al miele del successo di Lucca un po' d'assenzio, ma ora che il trionfo è passato, devo purtroppo intrattenerti di affari incresciosi.
Valentino Soldani in una lunga corrispondenza con Marco Praga ti minaccia di sottomettere la quistione della Margherita da Cortona al Collegio dei Probiviri della Società Italiana degli Autori e se tu non vi aderisci finirà col farti un processo increscioso e mi pare poco simpatico per le due parti. Tu non puoi negare che l'hai fatto lavorare e parecchio attorno ad un soggetto che a tutta prima ti piaceva e che, quando non ne volesti più sapere della Margherita, hai creduto cavartela con poche centinaia di Lire - anzi il Soldani asserisce sieno soltanto un centinaio.
A me sembra in tutta coscienza che gli devi un compenso, e per il lavoro fatto e per il tempo da lui sciupato. Non credo che il Soldani abbia eccessive pretese - con un biglietto da mille si ridurrà al silenzio, e questo sacrificio da parte tua, mi pare valga bene la noia di un processo. Se credi dunque di autorizzarmi a fare da paciere, segnandomi il massimo del compenso che sei disposto a corrispondere al Soldani, io lo farò ben volentieri; il mio parere franco e schietto è che devi schivare questo processo.
E intanto che ho la penna in mano per parlarti di cose incresciose, lascia pure che ti dica che il Tuo modo di agire verso l'Illica per la Maria - Antonietta ti prepara delle brutte sorprese e mette mio padre e me in una posizione assai falsa. Ogni settimana i giornali pubblicano che non ne vuoi più sapere della Maria - Antonietta, almeno per il momento; l'Illica ci scrive irritato ed offeso e non posso dargli torto, e Tu per calmarlo gli scrivi che non badi alle chiacchiere del giornale e che farai la Maria - Antonietta - almeno questo ci risulta da un ultima lettera scritta dall' Illica a mio padre.
Ti ricorderai, caro Giacomo, che quando venni a Torre del Lago, per la lettura del primo atto della Maria - Antonietta, vedendoti più infiammato del dramma del Belasco che non per quella, ti consigliai di scrivere all'Illica lealmente così: che non smettevi il pensier di mettere in musica Maria - Antonietta, ma che però esigevi un collaboratore e che in ogni modo quell'opera l'avresti scritta dopo "The Girl of the Golden West". Credi pure che se Tu avessi seguito il mio consiglio non saremmo tutti ora in una posizione falsa ed incresciosa dalla quale Tu stesso non sai come tirarti. Ma quello che non è stato fatto si può sempre fare, specialmente quando si tratta di non dire altro che la semplice verità.
Perdona la lunga tiritela e i consigli troppo paterni che mi permetto di darti; essi non sono dettati che dall'affetto e dalla stima che nutro per te, e voglio augurarmi gli accetterai di buon cuore.
Lo Zangarini mi scrive che presto verrà a trovarti con una tela appena abbozzata; parto per pochi giorni a Venezia e non potrò essere a Torre del Lago come sarebbe mio desiderio per assistere alle vostre discussioni, ma vedrò lo Zangarini al mio ritorno e siccome oramai il poema del Belasco lo so quasi a memoria potrò forse essergli di qualche utilità.
Ti abbraccia con vivissimo affetto il Tuo
Tito Ricordi
Transcription by Archivio Ricordi


Typology copialettere
Sub-tipology letter
Writing typescript
Language italian

Letter name CLET001167
Volume Signature DOC00994
Year 1907-1908
Volume 04
Pag 124-125
No. pag 2