17 Giugno 1911
Caro Giacomo,
a Roma chissà cosa ne sentirai a proposito della famosa proposta Rosadi.
Oggi da Boito c'è stata seduta con Augusto Ferrari e Simoni - il Corriere con domani comincia una campagna per difendere i diritti integri e sacrosanti degli autori. Ferrari preparerà subito un memoriale da mandare ai Ministri e firmato dai compositori italiani, con alla testa Boito e tu.
Intanto si è deciso di mandare la seguente protesta a tutti i giornali:
“È nota la proposta dell'on. Rosadi di ridurre da 80 a soli 10 anni il diritto esclusivo di rappresentazione delle opere musicali.
Di fronte a questa incredibile diminuzione della patria potestà dell'artista sulla propria creazione e a così audace attentato contro l'integrità estetica dell'opera d'arte; di fronte ad una iniziativa così contraria al sentimento giuridico ed alle leggi delle più civili nazioni e di fronte a così grave offesa al nostro diritto naturale – noi, fieramente sdegnati, protestiamo”.
Se approvi ti prego di telegrafarmi la tua adesione.
È mia intenzione poi di pregar te Boito, Giordano e un giovane di chiedere udienza a Giolitti per fargli noti i nostri intendimenti, ben diversi di quelli espressi da quattro energumeni – rappresentanti del M° Montefiore e dell'Avv° Campanari.
Spero avrai scritto subito all'avv° Venanzio, segretario della Cooperativa fra Artisti Lirici e avrai pure fatta la dichiarazione al Giornale d'Italia come fece Boito a mezzo del telegrafo - abbiamo a che fare con una massa di porci!!! e così, fra l'indifferenza generale si vuol rovinare - in tutto - in tutto - il nostro bel paese - porci - porci - porci.
Se vai a girare in automobile ti prego di telegrafarmi giornalmente dove ti trovi - in questi momenti bisogna che sappia sempre dove ti posso scrivere.
Spero ricevere ottime notizie della terza, malgrado i malumori villani del pubblico contro Toscanini, il quale ultimo ha mille ragioni.
tuo aff°
Tito