Milano, 15 Giugno 1888
Ego Dr. Angelo Tessaro
Padova .
Le accludo una cartolina, che ho creduto bene ritirare io stesso dalla ns. corrispondenza e spedirgliela subito. Ed ora debbo intrattenerla d’urgenza di due quistioni, le quali richiedono assolutamente una soluzione. La prima riguarda il Pomini = Ella ha detto di far io: la ringrazio di questa amichevole prova di fiducia, ma è affare troppo delicato, perché debba prendere su di me una decisione. Noi siamo d’accordo che un compenso proporzionale lo si deve al Pomini , sia per le prestazioni straordinarie fatte, sia pei perfezionamenti, che a lui si debbono nei preparati pei trasporti sul zinco. D’altra parte, siccome senza i trasporti fatti con tale sistema Ella non potrebbe usufruire utilmente del di lei sistema stesso, ed avendo io annuito all’insegnamento dei detti trasporti, non sarebbe equo che avessi ad assumere un onere per questo motivo. Secondo il mio modo di vedere, una soluzione equa potrebbe essere la seguente:
- Il Signor Tessaro pagherebbe al Pomini il 1% sulle somme dei brevetti venduti all’estero
- Io regalerei al detto Pomini il 3% sul 10% che spetta alla ns. Ditta per la cessione dei brevetti all’estero.
Mi dica se tale proposta ha la di Lei approvazione, ed in tal caso stenderò due righe che noi firmeremo reciprocamente.
La seconda questione riguarda l’incisore che dovrebbe essere assunto dal Lahure per dirigergli la sessione tachigrafica. Ci sarebbe forse la persona adatta, ma senza il nero sul bianco…… io certo non la consiglierei ad accettare né ad occuparsi di questo affare. Bisogna che il Sig. Lahure accordi un contratto in piena regola ed a garanzia dell’incisore che andrà a Parigi . Di più questo incisore impiegherà un mese circa ad istruirsi completamente, e non potendo lavorare per ns. conto, non riceverà alcuna paga: ora certamente io non voglio assumere questa spesa, che già troppe altre ne ho incontrate: né si potrebbe cominciare l’istruzione se non vi sono altre macchine, altrimenti non si potrebbe spingere innanzi la pratica delle Allieve, ed il tempo passa rapidamente e ne verrebbe un grave danno reciproco. Dunque, cariss.° Sig.r Tessaro bisogna che’Ella sciolga tutte queste difficoltà, ed al più presto, senza di che le cose non camminano regolarmente. Non so più nulla dei punzoni!!...anche per questi il tempo passa!!..vi provveda. Ed in attesa di ricevere suoi scritti e vederla presto ho intanto il piacere di salutarla cordialmente.
Suo Affmo Giulio Ricordi