24 Settembre [188]8
Eg° D Paolo Zerboni
Notaio
Como
Obbligato a letto, per un reuma articolare al braccio destro, non posso scriverle di mio pugno, ma per dettato. Mio cognato l’Inge Brentano mi ha parlato della seduta che ebbe luogo domenica scorsa, e mi diede il di Lei biglietto nel quale Ella gentilmente indica le ore a mia disposizione. Ora dunque nel mentre La ringrazio, debbo confermarle in pieno quanto già ebbi l’onore di scriverle, e che cioè sarà il mio procuratore e non altri, che si occuperà di quanto riguarda la successione paterna ; per ciò Ella potrà far capo allo stesso per quelle comunicazioni ch’Ella avesse a fare, di qualunque natura esse siensi, essendo persona di mia pienissima fiducia.
L’egregio mio procuratore sarà in Milano, per la fine del corrente e tosto gli darò le mie istruzioni, perché si ponga in rapporto colla S.V., per cui è allo stesso che si dovranno dirigere le persone interessate e non a me, che per ragioni d’affari non posso assolutamente occuparmene
Con perfetta osservanza pregiomi riverirla
devot.°
Giulio Ricordi