Attendees: Tito II Ricordi, Erminio Bozzotti, Luigi Origoni, Giuseppe Sullam, Edgardo Bronzini


Date: 25/6/1915



Place: Milano

ID: CLET002681




DOC02171.080

CLET002681

 

 

= Seduta del 25 Giugno 1915 =

 

 

Presenti: il Comm.re Tito Ricordi, gerente e i membri della Commissione di Vigilanza Sigg.ri Comm.re Erminio Bozzotti, Nob.e Luigi Origoni, Ing.e Comm.re Giuseppe Sullam, non che il Segretario della Commissione Avv.o Edgardo Bronzini.

Viene scusato, per la sua assenza, l’altro membro della Commissione Conte Giuseppe Visconti di Modrone.

 

La seduta ha principio alle ore 15.

 

Il Segretario legge il verbale della Seduta 8 Giugno andante, che è approvato senza osservazioni.

Il Gerente informa dettagliatamente sull’andamento generale dell’azienda sociale rilevando come esso risenta sempre più accentuatamente dello stato di guerra e come sia purtroppo a prevedersi che ancor più ne risentirà in avvenire mentre però, d’altra parte l’esercizio sta per finire darà dei resultati migliori di quanto si poteva sperare salvo le condizioni della Cassa depauperata dalla liquidazione Brambilla e dalla definizione della vertenza colla Casa di Riposo.

Riferisce sulla sopravvenuta interruzione delle comunicazioni colla Casa di Lipsia al che il Gerente sta già provvedendo mediante accordi presi con un nostro corrispondente di Lugano e sul verificatosi leggero aumento delle nostre vendite in Francia.

La Commissione prende atto di tali comunicazioni.

Successivamente il Gerente informa come, dopo molte discussioni e trattative, siasi potuto addivenire a proposte concrete col Maestro Puccini per la nuova opera “ I due zoccoletti”. Le condizioni ultime ottenute sarebbero le seguenti:

a)    Prezzo fisso £ 175.000, pagabili per £ 25.000 al 1° settembre pv. e il rimanente in rate di £ 30.000 alla consegna della partitura originale di ognuna delle cinque parti dell’opera.

b)    Corresponsione del 40% sui noli e tantièmes delle rappresentazioni teatrali, dedotte le provvigioni agli Agenti.

c)     Corresponsione del 33% sui piccoli diritti musicali e sugli strumenti meccanici.

d)    Corresponsione del 10% sulle edizioni per pianoforte, pianoforte e canto, pezzi staccati e fantasie, escluse le riduzioni per orchestra e per banda.

Il Comm.re Bozzotti osserva che di fronte al mutamento generale delle condizioni economiche e alle previsioni dell’avvenire il proposto contratto si presenta molto gravoso.

Il Nob.e Origoni crede che si dovrebbe insistere almeno per una proroga nei pagamenti.

Il Gerente risponde di non aver mancato dal fare le più vive insistenze in argomento presso il M.o Puccini, citandogli anche l’esempio del M.o Verdi pel contratto “Otello”, ma che le sue insistenze riuscirono vane.

Il Comm.re Sullam riterrebbe opportuno che, non foss’altro, si fissassero le epoche dei pagamenti con un minimo di tempo, in modo che la prima rata non fosse pagabile prima del 1° gennaio 1917 e così di seguito.

Anche gli altri Consiglieri convengono in tale avviso e il Gerente dichiara che si adopererà per ottenere almeno tale miglioramento nelle condizioni del contratto.

Il Gerente infine riferisce che la Causa tentata contro l’Amministrazione delle Finanze dello Stato per l’ingiusta applicazione alla nostra Società della tassa di circolazione, che dal 1909 al 1914 ha importato l’aggravio di £ 35505.60, non ha avuto buon esito in Tribunale, il quale, con sentenza 13-21 corrente ha assolto l’Amministrazione dello Stato dalle nostre domande d’esonero di detta tassa e di ripetizione del pagamento, condannandoci nelle spese.

Ora, se la causa fu tentata di fronte a qualche oscillanza nella giurisprudenza, purtroppo davanti agli ultimi responsi in materia della Cassazione di Roma e principalmente per l’ultima gravissima sentenza del 27 Marzo us., non sarebbe più il caso, anche per il parere del nostro legale, di insistere ulteriormente, troppo prevedibile diventando la soccombenza a cui si andrebbe incontro in grado d’Appello e in ogni modo, nello stadio della Cassazione, dove ci trascinerebbe di certo la Finanza, se per avventura la Corte di Appello ci desse ragione.

È pertanto di avviso di non arrischiare altre spese e di fare acquiescenza alla sentenza del Tribunale.

La Commissione condivide tale avviso del Gerente.

 

Dopo di che la seduta viene levata alle ore 16.30.

 

Giuseppe Sullam