Attendees: Tito II Ricordi, Carlo Clausetti, Renzo Valcarenghi, Luigi Origoni, Giuseppe Sullam, Edgardo Bronzini


Date: 11/10/1918



Place: Milano

ID: CLET002696




DOC02171.095

CLET002696

 

 

Seduta dell’11 Ottobre 1918

 

 

Presenti: il Gerente Comm. Tito Ricordi, coi Procuratori Avv. Carlo Clausetti e Rag. Renzo Valcarenghi,

e i Membri della Commissione di Vigilanza, Signori Nob. Luigi Origoni e Ing. Giuseppe Sullam.

Sono scusati per la loro assenza, dovuta a legittimi impedimenti gli altri Consiglieri Sigg.ri Bar.e Comm. Alessandro Rossi e Conte Giuseppe Visconti di Modrone.

Assiste il Segretario della Commissione Avv. Edgardo Bronzini.

 

La Seduta ha principio alle ore 14½

 

1.° Il Segretario dà lettura del Verbale della Seduta 5 luglio p.p. che è approvato senza osservazioni.

2.° Il Gerente informa dettagliatamente la Commissione sulle vicende e sullo stato attuale della vertenza, già accennata nell’ultima seduta 5 luglio p.p., con la Casa di riposo per musicisti “Verdi” e con la Società italiana degli autori.

Espone come, da quanto più tardi si è venuto a conoscere, la Casa di riposo in data 22 maggio u.s., previe informazioni assunte presso la Società degli autori deliberativa

a)    di notificare alla nostra Casa che col 26 dicembre 1918 questa sarebbe rimasta esonerata dall’incarico di esigere in Italia: diritti di rappresentazione per le opere verdiane Forza del destino, Don Carlos, Simon Boccanegra, Aida, Otello, Falstaff, Messa da requiem, Pezzi sacri, riservato solo alla ns. Ditta il diritto di somministrare il materiale per le rappresentazioni, a Termini della clausola contenente nei contratti col M.o Verdi,

b)    di affidare alla Società ital.a degli autori il mandato di tutelare per conto dell’Opera  Pia i diritti di rappresentazione sui teatri d’Italia delle suindicate opere e di esigere, Sempre per conto dell’O.P., i rispettivi diritti di rappresentazione, con quelle modalità che dal Consiglio della stessa sarebbero state indicate.

Sempre senza che alcuno avertisse o interpellasse in argomento la nostra Casa, la Società ital.a  degli autori il 19 Luglio p.p. deliberava di accettare detto mandato, e ciò quantunque la ns. Ditta, fortuitamente informata, avesse previamente diffidata la stessa Società con lettera 17 luglio a non prestarsi alle richieste dell’O.P. sotto comminatoria di responsabilità solidale con questa.

Anzi, prima ancora che a noi fosse direttamente comunicata da detta Società la delibera di cui sopra, apparivano pubbliche comunicazioni, sui giornali, della delibera medesima, e, più ancora, mediante comunicati immediatamente diramati alla stampa, si avvertirono senz’altro gli impresarii e le direzioni teatrali di rivolgersi, per i noleggi delle opere in questione, non più alla Ditta Ricordi ma alla Società degli autori.

Solo poi, con lettera 22 luglio u.s. successiva alle suaccennate pubblicazioni sui giornali, la Casa di riposo partecipava alla ns. Casa il suo deliberato del 22 maggio e quello 19 luglio della Società degli autori, perché avesse a prenderne atto e a regolarsi di conformità.

Di fronte a sì inatteso e arbitrario procedere, e in vista di pregiudizi e delle complicazioni troppo prevedibilmente derivabili dall'atteggiamento preso dall’O.P. e dalla Società degli Autori e dalle pubblicazioni avvenute, si pensò di correre tosto ai ripari con una domanda di sequestro giudiziario di tutte le opere in contestazione, con la nomina a Sequestrataria della nostra stessa Ditta, offrendo all'uopo cauzione e la gratuità della funzione.

Dopo varie pratiche e udienze presso il Presidente del Tribunale, anche in contradditorio col rappresentante dell’O.P Avv. Campanari, il Presidente, con Decreto 5 agosto pp., accogliendo le nostre istanze, ordinava il sequestro giudiziario di tutte le predette opere, nominando Sequestrataria la nostra Società, con obbligo in esse di prestare una cauzione di £ 100000 anche in titoli di Stato.

Tale condizione venne prestata mediante dispositivo di capitali nominali £ 135000 di Prestito Consolidato 5% effettuando presso la Cassa DD. e PP., ⎼ largheggiando nella misura ad evitare contestazioni sulla valutazione del Consolidato, che avrebbero ritardato ed ostacolato la immissione nella funzione di Sequestratario; e, riconosciutasi così, per ordinanza presidenziale 8 agosto pp., la piena congruità e idoneità della prestata cauzione, abbiamo nel medesimo giorno 8 agosto assunto la detta funzione, favorendone formale dichiarazione in giornata, per atto giudiziario, alla Casa di riposo.

Vennero poi iniziate la causa per convalida del Sequestro con atti 7 e 8 agosto pp., e la causa di merito con atto del Settembre pp., entrambe davanti al reale Tribunale, dove sono ora assegnate per l’udienza del 4 novembre.

Dà infine lettura delle conclusioni della citazione di merito, spiegandone la portata e aggiungendo che si spera di avere per compatrono nella causa l’esimio Senatore Avv. Bensa, che collaborò alla redazione di detta citazione.

La causa, importantissima per la Ditta, anche per le sue conseguenze indirette, è certamente grave, risolvendosi nel criterio d’apprezzamento della condizione apposta dal M.o Verdi nei Suoi contratti, e nel giudizio, pure di mero apprezzamento, se la condizione sia verificata; ma validissime ragioni di diritto e di patto ci assistono, ed è lecito quindi avere le migliori speranze sul suo risultato.

3.° Il Gerente comunica i dati statistici sull’andamento dell’Azienda  a tutto agosto pp., illustrandoli con opportune notizie e Schiarimenti, e mettendo in evidenza come tutte le voci e tutte le filiali (meno quella di Lipsia) siano, più o meno, in aumento. 

La Commissione ne prende atto con soddisfazione.

4.° Il Gerente riferisce:

-       che, anche per sollecitazioni avute, ha creduto di far contribuire la Casa anche quest’anno alla sottoscrizione cittadina per bisogni della guerra con la Somma di £ 5000.

-       che, avendo anche la soddisfazione di potere, nella mattina del 7 corrente, persuadere gli operai dello stabilimento di astenersi dallo sciopero di manifestazione per la pace ed a rimanere al lavoro, ⎼ differenziandosi così da tutti gli altri stabilimenti della città, ha creduto opportuno ricompensare gli operai con paga doppia e versando £ 5000 alla cassa della Società loro di mutuo soccorso.

5.° Il Gerente informa che si è costituito un comitato per le onoranze al compianto M°. Boito, aprendo una sottoscrizione che ha già raccolto una Somma importante, destinata all’esecuzione che il detto Comitato si propone e del quale il Gerente espone i particolari. Proporrebbe, data la speciale posizione della nostra Casa, che essa avesse a concorrere per £ 3000.

La Commissione si pronuncia in senso favorevole a tale proposta.

6.° Circa l’opera “ La Nave” del M.o Montemezzi, il Gerente informa che, come erasi previsto, si potè assicurarmi la rappresentazione nella stagione in corso alla Scala, dove sarà data in modo degno, ⎼ era legittima speranza di ottimo successo.

Circa le nuove tre opere del M.o Puccini, riferisce che già tutto è predisposto per rappresentarle a New York prima della fine di corrente anno, per rappresentarle subito dopo al Costanzi di Roma; ma che il M.o Puccini, nonostante gli intervenuti accordi, ha insistito nella pretesa della corrisponsione a suo favore del 10% sul prezzo delle vendite, pretesa a cui, sebbene a malincuore e contro diritto, dovette sottomettersi ad evitare complicazioni e contrarietà pregiudizievoli.

La Commissione ne prende atto, pur deplorando la condotta arbitraria del Maestro.

7.°  Riferisce il Gerente che il M.o Toscanini sta riordinando per l’orchestrazione il 4° atto del Nerone, che come già si disse, verrà rappresentato alla Scala, a guerra finita. A proposito di quest’opera e del Mefistofele informa: che, essendo intenzione del Sen. Albertini, erede fiduciario dal M.o Boito, di costituire un ente autonomo, a cui devolverebbe i proventi di dette opere, diventa perciò inevitabile sottoporre a registrazione i relativi contatti, ⎼ che in argomento ebbe a conferire col notajo Serina, il quale avrebbe esposto l’opinione che la tassa di registro sull’ammontare dei proventi, anziché di £ 2,40% quale si corrispose da noi. su alcuni contratti col M.° Verdi, in relazione ai tantièmes, dovrebbe essere di sole £ 1,35%.

L’argomento è di molto interesse, non soltanto per quanto convenne le opere del M.o Boito, ma per quanto concerne le opere del M.o Boito, ma per quanto riflette tutti gli altri contratti con altri Maestri, se l’approvazione del Progetto del Ministro Meda per la nullità degli atti non registrati fosse deliberato dalla Camera, e diventasse necessario regolarizzare anche i detti contratti nel termine a tutto dicembre p.f. prefisso del Decreto d’amnistia dell’Agosto u.s.

Si rende quindi urgente studiare tosto la materia, anche eventualmente ricorrendo alla consultazione di qualche specialista, per non essere impreparati.

8.° Il Gerente riferisce che, in conformità al voto espresso dalla speciale Commissione nominata nell’ultima Assemblea dei Socii per lo Studio delle eventuali modificazioni da apportarsi, se del caso, alla forma della Società e alle sue norme regolatrici, ha predisposto i dati desiderati con la disamina dei Bilanci 1913-1914 e 1916-1917, così come furono compilati, separando cioè i dati relativi all’azienda editoriale, all’azienda commerciale e all’azienda industriale, con la distinzione delle spese generali rispettivamente gravanti sulle medesime ⎼ ed ha quindi comunicati questi dati al Rag. Dante Gaslini, che fa parte della Commissione, per l’opportuno suo studio sui medesimi .

9.° Circa la ristampa dei Classici, il Gerente informa che il lavoro delle Officine procede ottimamente e presenta i varii volumi delle opere già stampate, soffermandosi specialmente sul Nuovo Metodo per lo studio del violino  “Uvi”, di carattere prettamente italiano, essendo il risultato della compilazione laboriosamente fatta d’accordo fra tutti i migliori docenti italiani di violino all'uopo invitati, ⎼ opera che andrà certamente, col presumibile appoggio di collaboratori, a sostituire l’antico e diffusissimo Metodo Sevzcik, a base tedesca, e che costituisce uno dei lavori più importanti editi dalla Casa, per la grande espansione che è lecito di ripromettersene.

Informa pure sulla crescente intensificazione del lavoro di produzione delle cartoline, sebbene sia intervenuto una seconda volta il divieto di esportazione, che si spera però di poter far rimuovere; ⎼ e sulle trattative e pratiche in corso col Comando della III Armata e col Comitato di Propaganda per la stampa del giornale militare “ La Tradotta” ora edito dall’Istituto Veneto di Arti Grafiche.

La Commissione prende atto, con soddisfazione, delle fatte comunicazioni.

10.° Infine il Gerente presenta alla Commissione il Bilancio Sociale chiuso al 30 giugno p.p., coi relativi allegati e fornisce dettagliata dilucidazioni sulle singole voci, specie per quanto riguarda le svalutazioni, gli ammortamenti e le riserve, rilevando come in esse siasi ormai giunto al limite estremo possibile, così da non potersi ulteriormente ridurre i risultati d’utili emergenti, il che mette naturalmente in campo la questione sulla misura del dividendo da proporsi all’Assemblea di fronte alla limitazione prescritta dai Decreti luogotenenziali.

Osserva come, in base a tali Decreti, si potrebbe assegnare ai Soci il dividendo dell’8% mentre poi se, come altre Società avrebbero fatto, senza rimostranza da parte delle Agenzie delle Imposte, si potesse attribuire un utile alla riserva ordinaria, si potrebbe distribuire un’altra percentuale d’utili, e portare così il dividendo all’8,75%, ben consentito dal Bilancio dello scorso esercizio.

La Commissione, dopo opportuna discussione, approva il presentato Bilancio con la risultanza d’utile netto di £ 773.494,58, e mentre ritiene potersi proporre all’Assemblea il dividendo dell’8%, crede sia il caso di lasciare per ora in sospeso ogni delibera sulla proposta di distribuzione dell’altro 0,75% accennato dal Gerente, fino a più maturo studio sulla possibilità d’un assegno d’utili alla riserva ordinaria, salvo sottoporre all’Assemblea la relativa questione e lasciare ch’essa eventualmente deliberi la distribuzione anche di questo 0,75% subordinando la relativa esecuzione dell’accertamento ulteriore da parte della Gerenza che nulla vi osti legalmente.

In seguito a ciò la Commissione delibera di convocare i Socii in Assemblea generale ordinaria per il giorno 31 Ottobre corr. alle ore 14, presso la Sede Sociale, in Via Berchet 2, per la trattazione del seguente

 

Ordine del giorno:

1.°/ Presentazione del Bilancio sull’Esercizio 1917-18, discussione e deliberazioni relative.

2.°/ Nomina del Consiglio di Vigilanza.

 

Null’altro essendovi a trattare, la seduta viene sciolta alle ore 16.

 

Giuseppe Sullam

Luigi Origoni

Tito RIcordi