Date: 12/11/1906



Place: Milano

ID: CLET002755




DOC02173.057

CLET002755

 

Seduta del 12 Nov. 1906

Ordine del giorno: Presentazione del Bilancio 1905 - 906 = Relazione del Gerente - Relazione del Consiglio di Vigilanza - Discussione ed eventuale approvazione del Bilancio - Comunicazioni - Nomina del Consiglio di Vigilanza per l’anno 1907.

 

Presenti = Giulio Ricordi - Gerente - Comm.e Francesco Gnecchi con procura Antonio Gnecchi - Comm. Erminio Bozzotti - Alberto Ricordi - con procura Laura Ricordi Giulini - Avv.o Melzi in rappresentanza Eredi Paolina Quinterio Brentano - Comm. Giuseppe Sullam in rappresentanza Eredità Giuseppe Pisa - Avv. Melzi in rappresentanza Eredi Giuseppe Ricordi - Nob. Luigi Origoni con procura Emilio e Pompeo Ricordi.

 

Risultando pienamente legale l’Assemblea si dichiara aperta la seduta alle ore 14 e 45.

 

Vien data lettura del precedente verbale che è approvato, quindi il Gerente legge la propria relazione illustrativa intorno al bilancio 1905-1906.

Sullam, in massima, nulla trova ad osservare, salvo che sulle spese giudiziarie che gli sembrano gravose.

 

Gnecchi crede sarebbe opportuno avere un legale con stipendio fisso.

 

Il Gerente fa osservare che le spese giudiziarie sono fra quelle ineluttabili che si devono subire ma non si desiderano: perciò sono spese che, in somme più o meno rimarchevoli, riescono ostiche. Ha già pensato a far si che il Consulente legale Avv. Campanari possa quasi giornalmente fare atto di presenza negli Uffici di Amministrazione. Certissimamente i signori Soci non hanno idea delle difficoltà legali che attorniano la nostra industria: contratti con maestri, con poeti, con rappresentanti procure d’ogni genere, si può dire ve ne sieno ogni giorno ed ogni giorno vanno aumentando le difficoltà create da leggi nuove da trattati internazionali nuovi e così via dicendo. È vero che tutto ciò esisteva anche per lo addietro, ma in numero molto minore cosicché Gerente e Procuratore bastavano anche pel disbrigo di tale faccende, salvo casi speciali ma oggi giorno, non solo queste faccende sono triplicate, decuplate, ma richiedono cautele grandi, sia perché quasi tutte le leggi sulla proprietà letteraria contengono disposizioni penali (e certamente in vostro Gerente non desidera affatto di prendere alloggio al cellulare), sia perché, ed è spiacevole il dirlo, la malizia e la mala fede degli uomini si è in oggi non decuplata, ma centuplicata. A fare fronte a questo serio stato di cose il Gerente ha assoluto bisogno del consiglio di persona di fiducia e che abbia pratica della materia pochissimo studiata, fin qui, dagli avvocati. Tanto è vero che, quando per ragioni di convenienza si chiama nella trattazione di una causa una delle grandi stelle dell’avvocatura, è sempre il legale della ditta che prepara ciò che chiamerò la diagnosi della causa di cui si vale poi per tirare i colpi in tribunale l’Avvocato così detto Principe.

Il Comm. Sullam ed il Comm. Gnecchi credono saranno trovate sufficienti tali spiegano [spiegazioni] perciò pregano il Consiglio di Vigilanza a voler dare lettura della di lui relazione.

 

Il Comm. Bozzotti legge tale relazione colla quale si conclude perché il bilancio venga approvato: in seguito a ciò il Gerente mette ai voti il bilancio che viene approvato alla unanimità, e pure alla unanimità si approva il seguente ordine del giorno proposto dal Comm. Sullam:

 

“I Soci, radunati in Assemblea di bilancio esprimono al Signor Gerente non che a tutto il personale della Società il loro vivissimo compiacimento per gli splendidi risultati del bilancio stesso viva raccomandazione al Gerente perché in relazione alla discussione oggi stessa avvenuta abbia a curare nei limiti del possibile la maggiore economia in alcune categorie di spese”

 

Il Gerente invita quindi a procedere alla nomina del Consiglio di Vigilanza: fa presente che l’esperienza ha dimostrato come il numero di 3 Consiglieri sia esiguo: ma questo numero è segnato nell’Atto Sociale, né crede sia il caso di portavi modificazioni per questo. Ma, senza modificare tale Atto, opino che l’Assemblea potrebbe nominare un altro Consigliere il quale avrebbe incarico, quando fosse il caso, di coadiuvare il Consiglio di Vigilanza.

 

I Soci approvano tale proposta e fanno preghiera perché il Comm. Giuseppe Sullam accetti di voler coadiuvare detto Consiglio.

 

In seguito alla accettazione del nominato Consigliere, l’aduna[nza] conferma a Consiglieri di Vigilanza i Signori: Comm. Erminio Bozzotti - nob. Luigi Origoni, - Conte Giuseppe Visconti di Modrone, con incarico altresì al Comm. Giuseppe Sullam di voler coadjuvare il Consiglio in tutte quelle operazioni ad esso deferite dall'Art.o 9 del patto Sociale e di aderire a quelle richieste che venissero fatte dal Gerente, sempre allo scopo di cui Sopra.

 

La seduta è levata alle ore 16 e 30.

 

Erminio Bozzotti

Francesco Gnecchi

Giulio Ricordi

Giuseppe Sullam

Luigi Origoni