Livorno 28 Sett.^bre 1846

Gentilissimo Sig^r. Giovanni

Ieri andò in iscena la mia e la sua Luisa. Esito in pieno più che buono. Varj pezzi passarono sotto silenzio ma per esempio L’aria del Tenore, Il Duetto fra Basso e Donna, Sortita di Luisa, ed il Coro de’ Prigionieri piacquero: il Finale dell’atto 1°. ed il Largo dell’aria del Tenore in ispecie vennero gustati maggiormente. Quello che io non capisco vi è che al Terzetto Finale che è il miglior Pezzo il Pubblico è restato là estatico senza gustarlo; forse che non lo avrà capito; stassera [sic] io penso che piaccia come (evviva la modestia!!) lo merita. Alla Sinfonia vi fu un applauso alla fine, ma io scommetto non fu capita per nulla essendo un Pezzo bastantemente difficile. L’esecuzione fu discreta in generale, ma già la 1ª. sera si sa benissimo che la tema toglie a tutti un quarto di quanto si sa fare.

L’esito di quest’opera è stato più felice di quello dell’Attila la 1ª. sera. Io non mi sbaglio certamente pensando che di sera in sera le cose cammineranno meglio. Io non scrivo a nessun giornalista perché voglio aspettare la Recita di stassera, ma se a lei non dispiacesse e non recasse disturbo il dire a qualcuno di questi che annunciasse l’esito di questo mio lavoro ne sarei contento. Si assicuri Sig^r. Giovanni, che io dico sempre il vero, ed ella se ne avvedrà ogni volta che le darò le notizie de’ miei lavori. Voglio dire adunque che ad occhi chiusi ella può far mettere quanto le ho scritto sulla Gazzetta musicale che certamente vi ho detto forse meno di quello che è stato. Fui chiamato 7 volte al Proscenio. Siccome questa lettera è scritta in un modo ridicolo desidererei che non fosse vista da nessuno.

Mi tenga pel suo

Amicissimo

Gualtiero Sanelli

A Firenze si andrà in iscena il 15 di Ottobre.

(Indirizzo)

Sig^r. Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

(il timbro postale riporta:)

LIVORNO

28

SET.

1846

Milano

2 . OTT.