Mio ottimo Amico

Godo oltremodo alle gentili espressioni con cui ti esprimi a mio riguardo, debbo dirti con mio eccessivo dispiacere ch’io non sono il proprietario dello spartito, poiché ciò essendo non avrei fatto alcun patto coll’amico Ricordi per il quale conservo, e conserverò sempre una leale, e sincera amicizia. Ho però associato l’amico Jacovacci, e spero farti combinare l’affare ad un prezzo discreto. Debbo però prevenirti che in Roma vi sono un’infinità di richieste per la tiratura delle stampe, ch’io però cerco di allontanare per non vedere massacrata la mia Produzione delle Litografie Romane.

Puoi quindi viver certo che tu sarai il preferito, e ch’io te ne farò la riduzione per il Piano-Forte quando ciò ti possa piacere.

Qui unita troverai la riduzione di Jacovacci. Io ti prevengo che vado a partire per Lucca ove potrai indirizzarmi tue nuove. L’Opera seguiterà a destare sempre più fanatismo, ed’io ti accerto che la ritengo per la mia favorita.

Addio. Saluta gli amici e coloro che hanno patito con dispiacere l’esito fortunato, e crescente della [lacuna materiale nella carta].

Il Tuo Pacini

Al Sig.^r Giovanni Ricordi

Editore e Negoziante di Musica

Milano

[Lateralmente, non pertinente:] Scriver a De Rossi perché mi mandi …