Caro Ricordi,

Sento con vero dispiacere che la tua salute è in questo momento un po' alterata. Ho piena fede che l'abilità del tuo medico e le cure che ti saranno prodigate dalla Marietta e da tutta la tua Famiglia ti metteranno presto in istato di ritornare alle tue delizie di Blevio.

Non puoi immaginare con qual sentimento di riconoscenza abbia letto l'ultima tua lettera. Grazie mio buon Ricordi dell'efficace raccomandazione e grazie con tutta sincerità di cuore! Io non ho l'onore di conoscere personalmente l'egregio S^r Majoli, ma se non ti spiace digli una parola di gratitudine da parte mia, che spero non vorrà sdegnare. Scrivo oggi stesso a mio Fratello per incoraggiarlo a non temere l'influenza dell'aria. Verdi pure mi assicura che Locate è posto in bella situazione e tale che le risaje non possono recar danno. D'altronde, come tu dici benissimo, bisogna pur fare la propria carriera e tanto più quando vi è somma scarsità di quei tali Nⁱ d'oro, che piacciono anche a Verdi, come tu sai carissimo Creso degli Editori passati, presenti e forse futuri.

Noi siamo sempre quì in ammirazione dei giovani cespugli che abbelliscono il nostro deserto di Sahara– Ci alziamo di buon mattino, ci corichiamo presto la sera ed in quanto a conversazione e società, non ci sarebbe grave, né strano entrare in un Convento di Trappisti – Siamo quasi abituati alle regole dell'ordine, ed io non me ne lagno, anzi confesso francamente che me ne trovo bene.–

Spero che questa lettera ti troverà facendo fagotto per Blevio, cioè in perfetta salute. Saluta e bacia per me la buona Marietta, la Signora Peppina e Tito (ben inteso per Tito ti fermerai al saluto[)]. A te mio caro Ricordi la protesta della mia viva gratitudine e sincera amicizia

G. Strepponi

S^t Agata 20 Luglio

1852