Hôtel Excelsior

Levanto 10 agosto [19]21

Caro Clausetti-

Son tornato da Torre iersera. E prima di tutto vi devo molto ringraziare per le buone parole scritte a mia moglie. Questo mi convince che mi volete ancora bene, come io vi ho sempre voluto, anche quando pareva che ve ne volessi meno. Certo se un giorno, a cuore sereno, riparleremo dell'incidente passato, e delle molte cose che costituirono quel mio stato d'animo, voi stesso non mi darete torto.

Ora l'importante è che Turandot matura meravigliosamente. Ho sentito e risentito il primo atto, e ne ho riportata una impressione enorme. Puccini soltanto poteva fare una cosa tanto vasta, originale e suggestiva. Ricchezza di colore, ampiezza di umanità, esotismo pieno di carattere, vi sono profusi. E chiare oasi melodiche allentano l'irruenza del dramma, come larghi e puri respiri.

Il secondo atto, che portai e lessi, piacque moltissimo. Tanto che subito s'è messo al lavoro - e per autunno anche questo sarà finito.

Ora devo annunciarvi una lieta cosa. Presi occasione dalla vostra lettera che gli giunse l'altro ieri, per entrare in materia di contratto. E allora, batti, ribatti, discuti, dimostra, ecc.ecc.. riuscii ieri a convincerlo.

Egli firmerà con voi. E accetterà la cifra propostagli: ossia le trecentomila lire. Sola piccola riserva, il 20 per cento sul prezzo di copertina degli spartiti - che credo non avrete difficoltà ad accordare.

Sono felice di essere proprio io, il...reprobo che ha risolto la discussione, per l'antico affetto che alla Casa Ricordi mi lega, e per quello - sempre vivo e immutabile - che mi lega a voi.

Non merito un voto di plauso?

Lo spero -

Datemi notizie, caro Clausetti, e soprattutto vogliatemi bene.

Vostro

Adami