[Carta intestata]

Roma, 22 Maggio 1929

Carissimo Commendatore

Mentre le esprimo la mia gratitudine a nome della mia istituzione per il prezzo di favore fattomi per le recite che la Giovane Lirica deve dare a Terni dal giorno 8 al 15 Giugno, sono disperata per la grave notizia datami dal suo rappresentante di Roma del rifiuto di esecuzione dell’opera Tosca, con la quale avevo annunciata l’apertura del ciclo delle recite.

Se si tratta di esecuzione, posso accertarla che è tale da poter essere completamente la Casa e la famiglia Puccini tranquilla perche [sic] io non mi prenderei la responsabilità di esporre gli allievi che non fossero degni di fare onore al capolavoro del grande Maestro, che è stata una delle mie creazioni preferite e che ho portato infinite volte al trionfo.

Riguardo al Direttore di orchestra io avrei scelto il Maestro Cherici che gode a Roma buona fama, ma in caso che tale scelta non fosse di gradimento della Casa, sono disposta a seguire un suo consiglio in proposito.

Avendo già sottoposto il repertorio tanto al DUCE che a S. E. Turati, mi sarebbe doloroso fare questa mutilazione che potrebbe essere interpretata come un’atto [sic] di sfiducia da parte della Casa a riguardo della mia scuola e alla mia personalità che la dirige.

In attesa di una sua risposta telegrafica che mi tranquillizzi la prego di voler non tardare dato che le recite devono aver principio dal 5 Giugno prossimo.

Con tutta amicizia e simpatia.

Gemma Bellincioni