Date: 20/6/1876



Place: Il Cairo, Egitto

ID: LLET004526




Carissimo Giulio,

T'aveva scritto pregandoti a volermi concedere il favore d'un comando d'un opera senza nessun compromesso. Era solamente per non farmi dimenticare del tutto dalla famiglia musicale. Non avrai avuto tempo e spero ancora. Ho composto un Album di 12 Romanze per Canto e Pianoforte.

Vorrei farle stampare ma nell'istesso tempo non posso regalarle. Se tu conservi ancora qualche simpatia per me dovresti farmi una proposizione. Eccoti i titoli delle Romanze.

1. Torna mio bello. Romanzetta. Mi son servito delle parole di Eva Cattermole Mancini dall'Album di Tosti. Non so se sarò obbligato di chiedere il permesso ai Signori Autori?
2. Sogni. Melodia. Parole di Raffaele Sallustri[1] pure dall'Album Tosti.
3. Il Dolore. Melodia per Baritono, parole d'un incognito.
4. Tutto pe’ me' sei tu. Parole di Madonnina Malaspina. Album Tosti.
5. Il primo affetto. Canzoncina. Marcello.
6. La Zingarella, Canzonetta. Marcello.
7. O Notte. Elegia. Prati
8. Desiderii. Valse. Marcello
9. Ad Ischia. Rimembranza. Marcello..
10. La Fidanzata del Demonio. Leggenda tedesca. Marcello
11. Seduzione. Marcello.
12. Lucifero. Canto Infernale. Marcello
13. L'Accattone. Leggenda. Marcello
14. Il Passato. Duettino. Marcello.

15. Tout n'est pas rose. Duo Buffe pour M Soprano e Basso o Baritono. Paroles françaises de Tagliafico.


Eccoti un poco di mio lavoro. Ho scritto pure due Ouvertures. Una Messa da vivo di cui incomiciai le prove nel Teatro del Cairo, ma che per impreviste e solite circostanze non si è eseguita[2].

Ho regalato a Boito come ti dissi l'intera partitura dell' Ero e Leandro. So quanto sia dura cosa il potersi fare eseguire io poi trovandomi sempre così lontano vengo dimenticato. Spero l'anno venturo di poter dare un addio al Cairo. Frattanto mi faresti un vero favore e mi daresti una prova dell'antica amicizia volendo far caso delle mie offerte. La Messa[3] è tutta all'ordine colle rispettive parti copiate da me e da mio fratello. Per ora preferirei che tu mi prendessi l’Album. T'assicuro che ci sono delle cose che non faranno disonore né a me né al tuo Stabilimento né all’Italia musicale. Fammi un’offerta.

Te le manderei tutte e potresti giudicare. Il teatro del Cairo finirà in consunzioni come gli affari commerciali. Era tempo. Paese ignorante e di nessuna risorsa. Scusami la lunga tiritera e rispondimi due righe

 

Credimi sempre il tuo aff.mo
Gio.Bottesini

 

[1] Il poeta Raffaele Salustri (1843–1892).

[2] La Messa da requiem che poi verrà eseguità nell’inverno successivo in occasione della morte di suo fratello.

[3] Sembrerebbe da questa lettera che Bottesini scrisse la sua unica Messa da Requiem a quattro voci e orchestra durante il 1876, ma come si è potuto notare nelle pagine precedenti in un trafiletto del giornale «L’Euterpe», I, n.8, 6 marzo 1869, p.5, si annunciò che il cremasco avrebbe finito la composizione di una Messa da Requiem. (vedasi la scheda cronologica relativa alle lettere del 1869)

Come si avrà modo di leggere nella sua corrispondenza epistolare degli anni a venire, questa composizione fu scelta per il suo grande valore artistico per rappresentare la città di Crema all’Esposizione Nazionale di Musica che ebbe luogo a Milano nel 1881. La partitura autografa venne successivamente imprestata all’ Esposizione Nazionale di Milano nell’estate del 1881 e subito dopo venne smarrita e quindi ritrovata tempo dopo (vedasi lettera a Blanchi, 2 gennaio 1882).

Transcription by Aldo Salvagno; INZAGHI, p.148, carteggio 166


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 208 X 135 mm

Letter name LLET004526