Date: 1/2/1879



Place: Napoli

ID: LLET004529




Carissimo Tornaghi,


Ti ringrazio per l'operazione fatta dei 4 mila al Cairo.

Ringrazio pure il caro Giulio. Nella settimana prossima sarò a Milano. Riceverai forse domande da Napoli onde mettere in scena l'Ero e Leandro. Tutto il paese lo desidera e per l'impresa sarebbe un buon affare. Malgrado l'obbligo di mettere in scena l'Amleto[1] e Carmen, credo che si potrebbe arrivare ad un accomodamento. La compagnia sarebbe la Miller[2], Sanctis ed un Basso che non conosco. Io lascio fare agli altri. In quanto a condizioni musicali musicali si dirigeranno naturalmente al proprietario.

Ho notizie da Torino, e l'Opera continua trionfalmente. Mentre il ferro è caldo sarebbe veramente una bella occasione. Jacovacci[3] e Mancinelli[4] la vogliono montare a Roma. Sicuro ormai della proteziona tue e di Giulio, voglio sperare un avvenire felice alle mie povere semicrome che senza essere wagneriste sono però di qualche interesse.

 

Ama il tuo aff.mo amico
Gio. Bottesini

 

[1] Amleto, opera in quattro atti di Franco Faccio su libretto di Arrigo Boito, rappresentata al teatro Carlo Felice di Genova il 30 maggio 1865, con la direzione di Angelo Mariani.

[2] Wanda Czechowska Ludwika Miller (Varsavia, 2 gennaio 1851– Pignataro Interamna, Frosinone, 21 giugno 1890), soprano drammatico polacco che, malgrado la prematura morte, ebbe una discreta carriera, anche come mezzosoprano. Studiò a Milano con Giovanni Battista Lamperti, per debuttare poi nel 1867 in Svizzera nel Barbiere di Siviglia. Si esibì tra il 1868 ed il 1890 in diversi teatri italiani ed europei, tra i quali il Regio di Torino, il Real di Madrid, il khediviale de Il Cairo, l’Apollo di Roma, il Bellini di Napoli, intrerpretando ruoli sopranili e mezzosopranili che spaziavano dalla Saffo di Pacini, a Ruy Blas di Marchetti, per finire a Carmen, ad Leonora della Favorita di Donizetti, all’Otello rossiniano, ad Azucena ne Il trovatore, a Desdemona nell’ Otello verdiano e ad Amneris in Aida.

Per approfondimenti:

Alberto Mangiante, Wanda Miller, «Studi cassinati», XIX, 3, settembre 2019, pp.179180.

[3] Vincenzo Jacovacci (Roma, 14 novembre 1811– ivi, 30 marzo 1881). Fu “l’impresario” teatrale per eccellenza della capitale. Dal 1835 alla morte si occupò infatti esclusivamente di gestione e di appalti dei vari teatri di Roma: Alibert nel 1843 e nel 1848, Argentina dal 1840 al 1872 quasi ininterrottamente e fu inoltre il primo impresario del neonato teatro Costanzi nel 1880.

Per approfondimenti:

Mario Marica, Jacovacci Vincenzo, «Dizionario Biografico degli Italiani», vol.62, 2004, ad vocem.

[4] Luigi Mancinelli (Orvieto, 5 febbraio 1848–ivi, 2 febbraio 1921), compositore, ma soprattutto uno dei direttori d’orchestra più acclamati della generazione pre–toscaniniana: di lui sono rimaste testimonianze di alcune “incisioni” di frammenti di brani opere da lui dirette al Metropolitan di New York tra il 1900 ed il 1901.

Per approfondimenti biografici ed artistici sulla figura pubblica e privata di Mancinelli:

Angelo Mariani, Luigi Mancinelli: la vita, LIM, Lucca 1998;

Angelo Mariani, Luigi Mancinelli: epistolario, LIM, Lucca 2000.

 

Transcription by Aldo Salvagno; INZAGHI, p.151, carteggio 179


Named theatres
Teatro di San Carlo

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 207 X 132 mm

Letter name LLET004529