2 Giugno 1919

2-6-19

Brogi

 

Ill.^mo: Sig^r: Valcarenghi,

 

L’anno scorso, quando ebbi il piacere di passare alcune ore in sua compagnia, Ella mi disse che, appena passato il periodo della guerra, avrebbe volentieri accettato di pubblicare delle mie composizioni da camera. Incoraggiato dal fatto di aver dato alla Casa Ricordi molti pezzi di musica, fra i quali «Visione veneziana – Presentimenti – Zampognata - Mazurka, che si sono venduti a migliaia e migliaia di copie e senza che io ne abbia percepito il più piccolo compenso, come Ella stesso potrà verificare e sapendo altresì che le mie romanze, a parte la modestia, hanno ormai larga diffusione, Le propongo un affare. Vorrebbe fare un contratto col quale io m’impegnerei di scrivere ogni anno 6 romanze per canto, col corrispondente di lire tremila? Sarei molto contento di lavorare ancora per la sua Casa, ma con l’esigenze che ha ora la vita, non potrei farlo ad altre condizioni di quelle da me propostele.

Sicuro di corrispondere pienamente alla fiducia di cui vorrà onorarmi, anticipandole ringraziamenti, distintamente La saluto.

suo Renato Brogi

 

Firenze Via Ghibellina 77