Carissimo amico,

Era assolutamente deciso di non cedervi a meno della somma chiestavi da principio le 3. Opere d’intelligenza, ma dietro l’ultima vostra, per addimostrarvi che il desiderio di stringere vieppiù la mia relazione con voi è sincero, e che faccio molto calcolo d’avere voi per mio Editore, ed infine per darvi la prova che da me aspettate della sincerità della mia predilezione ecc. ecc., non posso a meno di rimettermi dalla mia ostinazione, e di acconsentire al ribasso indicatomi dalla penultima vostra pel contratto in discorso. Torno a ripetervi che amo meglio sacrificare l’interesse alle altre convenienze espressevi, ed affine non crediate il contrario, eccomi disposto a fare a modo vostro. Pazienza! Spero che vi prenderete premura per me onde possa avvanzarmi a gran passo nell’incominciata carriera, e che mi farete godere degli altri vantaggi che coll’appoggio vostro mi potrete fare avere. Rimettetevi anche voi dal sinistro modo con cui avevate interpretata l’ultima mia e credetemi quale sono e sarò sempre,

Genova 6. aprile 1850.

L’Aff.^mo vostro amico

Antonio Cagnoni

P.S. Badate che nel contratto intendo escludere pel pagamento la Carta monetata non ostante ché sia in corso, avuto riguardo al Contratto ecc.

Ho ricevuto il pezzo della Straniera, del di cui pronto invio vi rendo grazie.