Sinalunga

Toscana

1 Decembre 1877

Carissimo signor Ricordi

L’anno passato nel mese di 7bre le mandai dalla mia Villa di Salteano una piccola modificazione al Finale del 2.^do Atto del Mercante di Venezia: a pagina 125 della partitura a Piano-Forte e Canto, parole: “No! terra e ciel non deggiono”.

Sono certo che questa modificazione sarà stata introdotta nel [sic] nuova gran Partitura, e che le parti d’Orchestra e di Canto saranno state accomodate conforme le modificazioni. Nulladimeno ho creduto bene di ricordargliela, nel caso che le fosse sfuggita di mente.

Ieri ebbi notizie da Firenze che le prove dei Cori proseguono benissimo, e che sono tutti contentissimi della musica! dunque speriamo bene. Mi si avvertiva ancora che l’impresa aveva l’intenzione di mandare l’Opera in scena il 22 del corrente mese. A questa notizia per ora non dico nulla, ma certamente mi opporrò quando sentissi che l’Opera non fosse matura. Verso i primi dell’entrante settimana mi recherò a Firenze per assistere personalmente alle prove.

Gradirei sapere se l’affare di Pisa, o altri affari sono stati combinati, onde potere regolare i miei movimenti.

Tanti cordiali saluti all’amico Cav. Giulio, come pure al Signor Eugenio Tornaghi, e mi creda, Carissimo Signor Tito,

Suo Aff.mo Amico

Ciro Pinsuti