Camerino 15 Ottobre 79.

Mio caro Giulio

Non ti mando un dispaccio sembrandomi necessario dir molte cose, e non dannoso il ritardo di un giorno.

Nulla ho in contrario pel contratto di Roma, e se tu credi possa essere in qualche modo utile fallo pure. Ma ciò non ci da per nulla la certezza che l’opera sarà rappresentata, mentre tutti due siamo d’accordo nel creder Clodio insufficiente e nel non transiggere [sic] su quella parte, essendo quella su cui s’imperna [sic] l’opera.

Quanto a Torino vi sarebbero mille ragioni per desiderare di combinare, ma sono molto perplesso sulla compagnia. Non conosco Santinelli, ma più d’uno me ne ha detto bene; e poi con un giovane che ha bella voce ed intelligenza si può azzardare. Per la Giovannoni temo l’attrice non la cantante. Caldani è assolutamente mediocre. Il solo buono sicuro è il basso. V’è proprio da essere perplessi e da raffreddare i più caldi desideri! È proprio impossibile arrecare qualche miglioramento a quest’assieme? L’hai tentato? Per la parte di Pablo chi vi sarebbe? Per me, con le cautele che tu usi, ti dò [sic] facoltà di firmare tanto l’uno che l’altro contratto, ma ciò non ci darà la certezza che vogliamo, che è di vedere rappresentata l’opera. La sola cosa da fare per avere questa certezza è il cercare di migliorare con qualche artista sicuro l’assieme di Torino. Dimmi dove sta Pedrotti, vorrei scrivergli in proposito. Sai che buon amico che nobil cuore egli è!

Attenderò con ansietà qualche notizia; scrivendomi vedi d’impostare in tempo perché la lettera parta col treno delle 11:40 altrimenti mi ritarderà di un giorno.

Credimi

tuo

F. Marchetti