[Carta intestata]

M. CASTELNUOVO - TEDESCO

FIRENZE

VIA EMANUELE REPETTI, 4

 

INDIRIZZO TELEFONICO:

CASTELNUOVO - TELEFONO 26360

 

Firenze li 6 Novembre 1928

Usigliano di Lari (Pisa)

 

Egr. S.ri G. Ricordi e C.

Milano

 

Rispondo alla preg. Vostra del 2 corr. In una breve gita a Firenze, ho potuto facilmente rintracciare le parole che, durante l’occupazione fiumana, furono applicate alla musica del mio inno “Fuori i Barbari”. Io le ho in un foglietto volante (che fu inviato a mio fratello da un legionario fiumano) e non recano indicazione d’autore (e neanche quella di tipografia). Da vari ex-legionari ho potuto assicurarmi che fossero di D’Annunzio stesso, e certo sono pieni di lunghi [****] [****], ma dubito che il Poeta acconsenta a confessarne la paternità … i versi non sono belli, e soprattutto … non tornano colla musica! Del resto, è noto l’episodio che D’Annunzio voleva insegnare quest’inno ai suoi legionari e non vi riusciva: ve n’è un accenno anche nel libro di Kochnitzky, ‘La quinta stagione’ (Ed. Zanichelli), pag. 70 in cui dice del Poeta: «Anche ieri s’affaticava a far imparare ai soldati una melopea patriottica di Mario Castelnuovo-Tedesco, composta secondo un modo greco … ». E un accenno simile (della Baccara che insegnava questa canzone ai soldati) c’è nell’opuscolo di D’Annunzio stesso “Per le mani di Luisa Baccara": io non l’ho, ma il Comm. Clausetti l’avrà certamente e potrà rintracciarlo. In conclusione, se credete, potreste magari rivolgervi alla Sig.ra Baccara e sapere da lei se queste parole che mi sono pervenute sono quelle “autentiche” e se furono scritte dal Poeta; e nel caso che egli non desiderasse dichiararne la paternità, potreste risponderle con la seguente indicazione; parole composte su la musica di Fuori i Barbari” di Mario Castelnuovo e attribuite a D’Annunzio. Desidero che si sappia che la musica fu scritta prima, affinché non si pensi che io abbia musicato quei versi con gli accenti sbagliati ! Tutto questo, naturalmente, qualora Voi teniate a ristampare la canzone. Per me la cosa è indifferente.

Passando ad altro argomento: Vi ho spedito ieri i due pezzi della “Rapsodia napoletana” (Notturno e Tarantella) trascritti per violino e pianoforte dal Mº. Corti (la parte pianistica fu completata da me). Per la trascrizione di questi due pezzi credo che il Mº. Corti intendesse chiedervi £ 300 complessive e penso non avrete difficoltà ad accordargliele (mentre a me pagherete la consueta percentuale). Corti adesso è a New-York, ed io non ne so per ora l’indirizzo preciso. Del resto, poiché immagino che la pubblicazione di queste trascrizioni non sarà immediata, potrete attendere il suo ritorno e mettervi direttamente d’accordo con lui.

Io sarò definitivamente di ritorno a Firenze sabato 10 corr.

Vogliate frattanto gradire i miei saluti più cordiali

 

Mario Castelnuovo-Tedesco

 

La canzone di Fiume liberata

 

Fratelli, fratelli,

lodiamo il Dio vivente!

Fratelli, fratelli,

Ei torna alla sua gente.

Col grido dei forti

risuscita i morti.

Il Comune dei padri in piedi sta.

Garibaldi a cavallo è cogli insorti.

Fuori i barbari!

Fuori i barbari!

Italia! Italia!

I nuovi Mille han preso la città.

 

Fratelli, fratelli,

passateci sul petto.

Fratelli, fratelli,

il pianto è benedetto.

Il dolore splende,

piaga senza bende,

nudo come il costato di Gesù.

Cristo è con noi, che dal Calvario scende.

Fuori i barbari!

Fuori i barbari!

Italia! Italia!

Qui si combatte e non si piange più.

 

Fratelli, fratelli,

s’è riacceso il faro.

Fratelli, fratelli

c’è Dante sul Quarnaro.

Ci son dietro a voi

lossa degli eroi,

i cinquecento morti in piè.

Raduna, o Patria, tutti i figli tuoi.

Fuori i barbari!

Fuori i barbari!

Italia! Italia!

Noi vinceremo o moriremo in te.

 

Su la musica di ‘Fuori i barbari’ di Mario Castelnuovo

Transcription by Andrea Bani
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 286 X 225 mm

Letter name LLET006133