Firenze, 8 giugno1868

Signor Giulio Ricordi

Milano

Se vi presentate agli avamposti con le Sonate di Beethoven, potete viver tranquillo e sicuro che non vi sarà torto un capello. Anzi se voleste venir addirittura al quartiere generale, cioè a Firenze, sareste accolto a braccia aperte e penso giudichereste altrimenti la Santa causa per la quale combatte l’esercito nemico (dico esercito così per dire, perchè finora ho fatto io da generale e da tamburino)

Ho la disgrazia di far parte della Commissione nominata dal Broglio per la Società rossiniana, ma prevedo che faremo fiasco prima per la lettera del ministro che nemmeno io ho difesa, e poi perché l'opposizione di Milano ci fa del male. II progetto della commissione sarebbe bellissimo; non ferisce i Conservatorii e non reca neanche danno agli avidi speculatori.

Insomma ci sarebbe da farsi onore. Ma, lo ripeto, vi siete mossi in tanti a darci addosso che, per verità, non ho alcuna speranza di riuscire a qualche cosa di buono.

Se mai un giorno, ritornati in calma gli esacerbati spiriti, quel povero progetto vedrà la luce, confesserete che la Gazzetta Musicale ha lapidato un innocente, ma sarà troppo tardi.

Perdonate questo sfogo d’amore paterno (nel progetto ci ho messo una zampa anch’io) accettate i miei ringraziamenti e abbiatemi per

Vostro aff.mo

F.D’Arcais