Date: 21/10/1873



Place: Trieste

ID: LLET006818




Trieste, 21 | 23 Ottobre 73

 

Carissimo amico.

Nella risposta che desideravo di Giulio non m'aspettavo complimenti, ma bensì la certezza che la commissione datagli relativamente ai giornali da mandarsi a mio padre era stata eseguita secondo le mie prescrizioni. Il fatto ha dimostrato che le mie inquietudini non erano vane, poiché mio padre unitamente ai giornali che parlavano di me favorevolmente, avrà con dispiacente maraviglia, letto anche quel solo che mi dava del ciarlatano.

Pazienza! oramai non vi è più rimedio. Ti ringrazio di quanto hai fatto per combinare la scrittura a Venezia della Signora Edelsberg; certissimamente ella ebbe torto di farne una questione tutta d'interesse malgrado i molti ed utili consigli che mi pareva averle dati. Presentandosi altra occasione ti prego di non dimenticare la mia raccomandata, la quale, spero, sarà in allora più ragionevole. L'Aida seguita il suo corso trionfale, frattanto applausi ai suoi esecutori e quattrini all'Impresa, dacché da parecchie sere tutti gli scanni sono presi, e popolati i pochi palchi che, per l'assenza dei relativi proprietari, erano rimasti vuoti alle prime rappresentazioni. Voglio farti ridere. Il secondo numero di quel giornalacciaccio (Elmopiloso) pubblicato in odio della Direzione teatrale e mio da certi signori Buono, Simonetti e Finzi, redattori dell'Arte (!) ed amici personali del M. Rota, è uscito con alcune caricature delle quali non si sapeva se era più risibile l'insolenza o il poco spirito. Per me credevo che quella volgare facezia non avrebbe raccolto che il disprezzo del pubblico: niente affatto; il pubblico che mi ama e mi stima molto più che non merito se la prese calda e fece le mie vendette. Dopo il famoso Adagio concertato del Finale 2° (che è uno dei pezzi più applauditi dell'Opera) ebbi un'ovazione così splendida che mai l'eguale poterono vantare gli artisti più prediletti e celebrati. Fu addirittura una interruzione dello spettacolo che durò parecchi minuti ed io, questa volta, veramente commosso per tale delicata dimostrazione, non facevo che inchinarmi a destra e a sinistra ... che ne dici? E qui non fù finita, ché calata la tela un'altra imponente ovazione ebbi sul palco ove non mi presentai (come alle prime rappresentazioni) che quando tutto il pubblico mi chiamò per nome ... dedico queste ultime righe a quel giornale che mi dava del ciarlatano. M'accorgo con dispiacere che in queste lettere parlo troppo di me; è però naturale ch'io t'informi di quanto accade in questo teatro. Ti mando sottofascia l'Elmopiloso, e due giornali politici apparsi il giorno dopo coi debiti apprezzamenti intorno al felicissimo (l'aggettivo è giusto) evento. Devo darti ora alcune commissioni.

1° Mandami la parte della Viola obbligata e del 4° Corno nel Freischütz e raccomanda a Garegnani di tenere a mia disposizione (come siamo già intesi) tanto la partitura quanto le parti d'orchestra che hanno servito alla Scala. 2° Manda i miei affettuosi ossequi al Sig. Marchese Calcagnini e avvertilo che ho ricevuto i 12 figurini del Freischütz che, dietro mia richiesta, mi ha gentilmente spediti, e che restituirò io stesso al mio ritorno. Aggiungerai che fra i detti figurini mancano quelli delle prime parti (Gasparo, Max, Agata, Annetta, Ottakar, Kuno e Kilian) se fosse possibile rinvenirli farai dire all'ottimo Marchese che ti assumi l'incarico di spedirmeli. 3° Non so più nulla dello schizzo promesso da Giulio a Gardini. Codesta scena della Gola del lupo mi da molto pensiero, e Giulio deve aiutarmi nelle necessarie ricerche. 4° Ti prego di spedirmi un paio di copie della Marcia funebre dell'Amleto a due e quattro mani, e dei due Album che hai stampati in illo tempore. Il pianista Bix dice che non sarebbe male che Ricordi mandasse qua la mia musica: egli per es. ha parecchi allievi che se ne occuperebbero. Potresti dunque farne una piccola spedizione alla tua corrispondente Signora [Valentini], incaricandola di esporla nella sua vetrina. È una piccola e innocentissima [****] che potrebbe recare qualche frutto.

> 23 ottobre. Ho dovuto l'altro giorno interrompere la presente lettera che ora solamente posso riprendere. Ho ricevuto ieri la gratissima tua alla quale ho risposto, come desideravi, telegraficamente. Ti rinnovo la raccomandazione riguardo alla spedizione del Freischütz. Le prove della Forza del Destino procedono a meraviglia: non andremo in scena però che il 5 Novembre dovendo prima esaurire le recite della Fricci la quale, come ti ho telegrafato termina i suoi impegni al 2 del detto mese. Alla prima occasione che avrai di scrivermi dammi notizie precise intorno all'esito a Roma della Franchino. Un'altra preghiera e finisco. Manda a mio padre appena li avrai letti due giornali … anzi il solo numero del Progresso che ti ho spedito. Salutami Giulio e famiglia se è ritornato e continuami la tua amicizia.

F. Faccio

P.S. Dirai a Garegnani di tener pronte le parti della Marcia funebre d'Amleto. Mi potrebbero occorrere verso la fine della stagione.

Transcription by Nicolò Cicchetti

Named works
Aida

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 218 X 133 mm

Letter name LLET006818