Sestola 29/8-942

Spett^le Ditta G. Ricordi e C.

 

In pronta risposta alla Vostra del 25 u.s. giuntami quassù ier sera, sono spiacente di doverVi comunicare che in seguito all’odissea scaligera a Voi nota, più nulla ho saputo in merito alla possibile rappresentazione per quest’anno della mia nuova opera! Seppi soltanto che due sovraintendenti amici miei, interessarono l’onorevole Marchi, e che questi in un primo momento sembrava disposto ad accogliere nel suo teatro la novità. Ma il giorno seguente la riunione dei sovraintendenti dei vari Enti a Milano, (21 Luglio u.s.) il Marchi stesso dichiarava ai miei due amici che dopo matura riflessione, non poteva assumersi l’impegno, per impossibilità di indole finanziarie. Ufficiosamente ho saputo che il Carlo Felice avrebbe incluso nel suo cartellone il “Ghirlino„ ma neppure di questo L’Onorevole Marchi non a tutt’oggi si è fatto vivo con me. Sarà Egli indeciso per l’una o per l’altra opera?

Sono veramente contrariato per questa alternativa, specie dopo la disillusione immeritata, della Scala.

Nei riguardi della preparazione del materiale, mi rimetto come sempre a questa benemerita Casa.

Mi permetto solamente di pregarVi, (nella ipotesi che i lavori di incisione venissero momentaneamente sospesi) di volermi far ricavare anche manoscritto, uno spartito per canto e pianoforte. Io ho consegnato tutto a Voi e privo del canto e pianoforte non potrei fare ascoltare la mia opera nuova, ai vari sovraintendenti dei Teatri ove si eseguirà il mio Ghirlino. Ciò è necessario per preparare il terreno favorevole per le stagioni 943-44.

Accogliete il mio cordiale e memore saluto.

 

“Luigi Ferrari Trecate„

 

P.S. Per norma, rientrerò in sede a Parma, Lunedì 31