Sig. Tito di Gio. Ricordi, Milano
Venezia, 8 Marzo 1858
Amico carissimo! Ebbi dal Giulio le tue gentili, premurose risposte: sapendo quanto mi sta a cuore per ogni ragione l’attuazione del nostro affare, non insisto più oltre né mi raccomando alla tua provata amicizia.
Del Pancani avrai avuto novelle dal Gallo, e potrai leggerne in un’altra mia corrispondenza: quella prima qui piacque, se non altro per l’indipendenza del giudizio. Il Sarti è arrivato oggi, volenteroso e in ottimo stato di salute. Spero che meriti la tua venuta col carissimo Giulio: anche il Vigna che mi commette di salutarti desidera vederti. L’opera del Villanis non andrà in scena prima del 17 o 18 corrente. La Presidenza fece per me una miracolosa eccezione: oggi ebbi dal Tornielli un cortese invito per tutte le prove, esclusa la generale. Così potrò darti un giudizio anticipato e ponderato sul Vasconcello: la censura fece del libro un’orribile [sic] strazio tale che il Solera non vuol apporvi il suo nome. La parole patria, re, libertà, trono, vendetta, stato, provincie, ecc. ecc. abolite e sostituire da ridicole freddure. A Milano c’è più tolleranza e ragionevolezza!
Sempre nell’aspettazione di una tua gradita visita, mi protesto tuo aff.° amico.
F. Filippi
Transcription by Giovanni Vigliar
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language
italian
Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 260 X 211 mm
Letter name LLET007096