Date: 11/4/1858



Place: Venezia

ID: LLET007102




Mia caro Giulio!

Venezia 11 Aprile 1858

Anzitutto ti ringrazio della tua costante memoria, dei cari ed amichevoli saluti che mi vengono sempre colle lettere di Tito. Pare che il mio trasloco a Milano sia ormai stabilito: in questa circostanza io devo essere grato a tuo padre, a te, allo stesso Mazzucato delle premure avute a mio riguardo. Tito può essere sicuro che io non mancherò con tutti i mei mezzi alla fiducia che ha in me riposta. Gallo mi comunicò che la venuta di tuo padre a Venezia è prorogata d’alcuni giorni per i molti affari da cui è occupato e per le nuove circostanze che mutarono l’azienda del suo Stabilimento. Digli a mio nome che se la gita a Venezia gli è incomoda, sono sempre disposto a sollevarlo da questa briga venendo io stesso, ché io sono sempre a tutta sua disposizione. Tu dirai, m’immagino, che ti parlo sempre degli articoli sui Canti Popolari, i quali non appariscono mai né nel Crepuscolo, né nella Gazzetta Musicale! Il fatto sta che io ci ho pensato molto, che ho scritto qualche cosa, che ho parlato in proposito con qualcuno, ma che non posso fare un lavoro completo se non ho intera la raccolta dei canti pubblicati da te, tanto più essendovi il nuovo indice tematico col quale posso rispondere franco alle critiche di Tenca. Quanto al Crepuscolo capisco che non ci sarà verso di combinarci! Ne ho parlato col comune amico G. Stefani il quale sarebbe felicissimo di pubblicare il mio lavoro sul Mondo Letterario, tanto più che si accorda colla sua intenzione d’occuparsi in genere della letteratura, delle tradizioni, dei proverbi, delle canzoni popolari sotto ogni riguardo civile, letterario, ed artistico.

Credo già che lo Stefani, anche dietro mio incarico, te ne avrà tenuta parola. Mi disse che si sarebbe fermato a Milano fino a tutto il giorno 12: nel dubbio però che la mia lettera che preme molto non gli arrivi in tempo, te la accludo e ti prego caldamente di fargliela avere al più presto. Se per caso fosse partito abbi il disturbo di dirigerla a Torino. Così avrai una seccatura completa.

Qui non v’ha nulla di nuovo: Gli studenti del M.° Graffigna furono orrendamente fischiati: Nella settimana Santa s’udirono per le chiese dei Miserere da gridare Misericordia e dei quali non parlerò per che per pura misericordia. Per pietà sii misericordioso anche tu coi miei bisticci!

Sulla tua venuta a Venezia spero assai poco: ad ogni modo se non ti vedrò presto qui, ti coglierò a Milano un po’ più tardi e in modo che non mi scapperai!

Ricordami distintamente alla Sig. Giuseppina, salutami Tito, e se li vedi i Brentano ed il Brambilla cogli altri amici.

Abbiti un’affettuosa stretta di mano e credimi come sempre tuo sincero amico

F. Filippi

Transcription by Giovanni Vigliar

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 228 X 180 mm

Letter name LLET007102