Airolo 29/8/01

Gentilissimo Signor Commendatore,

La composizione dello Intermezzo che precede il IV Atto mi costa non poca fatica. Viene fuori un vero poema sinfonico. Vuol dire che se sarà troppo lungo si potrà poi ridurlo alle esigenze del pubblico; per ora lo faccio come a me sembra che dovrebbe essere per rendere completamente l’idea del Poeta.

A proposito del Poeta, mi trovo abbastanza imbarazzato per la compilazione definitiva del 3° Atto per il quale occorrono quà e là alcuni versi nella musica già fatta.

Siccome, per quanto è successo fra Illica e me non desidero più avere rapporto diretto con lui, così occorrerebbe una terza Persona che fosse così gentile di incaricarsi di fargli eseguire quanto mi occorre. Ora perciò mi rivolgo alla sua squisita gentilezza onde Ella voglia compiacermi di fare eseguire da Illica queste piccole aggiunte che secondo il contratto che ho con lui è obbligato a fare.

A tal’uopo [sic] le manderò il libretto del 3° Atto colle relative indicazioni in inchiostro rosso di quanto mi occorre pregandola di voler consegnarlo ad Illica onde faccia quanto vi avrò indicato e poi riconsegni a Lei l’atto colle aggiunte.

Appena Ella me le avrà ritornate le manderò anche il 3° Atto in ordine.

Ho ricominciato a istrumentare il I° Atto e così se crede si potrebbe subito incominciare la riduzione per Piano e Canto.

Col I° Settembre ricomincierò a spedirle regolarmente i fascicoli della Partitura.

Appena finito l’intermezzo mi occuperò anche del fiore [?] e sono desiderosissimo di poter continuare colla sua Casa nel modo che meglio corrisponda ai nostri reciproci interessi e Sabato riceverà il libretto III Atto e mandandole mille distinti e cordiali saluti mi creda suo dev° AFranchetti