Genova 15 Novembre 1892

Sigg. G. Ricordi & C.

Editori di Musica

Milano

Rimasi veramente sorpreso del tenore e della forma dell'ultima vostra lettera, non sapendo di essermi costituito, pegli affari trattati insieme, in alcun rapporto di dipendenza verso di voi.

Per evitare ulteriori comunicazioni di simil genere, credo opportuno spiegarvi che il contratto propostomi dal signor Edoardo Sonzogno, si riferisce alla composizione di un'opera su libretto di sua proprietà, libretto che ha incontrata la mia approvazione, e che riferendosi ad un soggetto che sento di poter musicare, sotto quella forma o tela che è proprietà del Signor Sonzogno, costituisce la ragione principale del mio desiderio di accettarne la proposta. 

Così stando le cose comprenderete agevolmente, che accettando, anche per pura ipotesi, l'interpretazione che voi volete dare al noto patto di prelazione nei termini stabiliti, è impossibile parlare di parità di condizioni, mentre per me è condizione essenziale del contratto quel determinato libretto, che appartiene esclusivamente al Sig. Sonzogno.

Comunicarvi un progetto di contratto in questi termini è affatto inutile, e potrebbe sembrare irrisorio. Ad ogni modo se voi lo desiderate, appena mi verrà mandato dal Sig. Sonzogno il progetto in tutti i suoi dettagli, non avrò alcuna difficoltà a farvelo conoscere.

Ed ora non posso nascondervi la mia meraviglia della vostra insistenza a voler ad ogni costo, e contro la mia volontà, quasi colla violenza, entrare in possesso di una mia nuova opera. quando finora così poco avete dimostrato di interessarvi alla mia musica.

Prova ne sia la mia prima opera, che dorme pacificamente nei vostri scaffali, senza che nulla abbiate fatto e facciate per ridestarla, e la mia seconda della quale oggi si ha ancora da incominciare la riduzione per pianoforte e canto, mentre sono quasi tre mesi, che ne siete in possesso!

Le modificazioni che intendo introdurre nel Colombo (anzi solo nell'atto 4°) sono di così poca entità, da poterle, io direttamente eseguire sulla riduzione manoscritta per pianoforte e canto, che a norma del nostro contratto mi deve essere presentata per la mia approvazione prima di essere incisa.

E giacché nella vostra ultima lettera mi ricordate il contratto del Colombo, preme a me di ricordarvelo, avvertendovi che intendo attenermivi rigorosamente, e qualora la stampa e la riduzione non avessero luogo sapro' agire in via legale, sia per far rescindere il contratto sia per chiedere un risarcimento di danni.

Con perfetta osservanza 

Alberto Franchetti