Date: 14/5/1922



Place: Parma

ID: LLET010074




Personale

Parma 14. 5.1922
Albergo Croce Bianca

      Egregio Commendatore.

L'altro ieri, di passaggio per Milano sono venuto a salutarla anche per giustificare la mancata mia risposta alla lettera scrittami da Casa Ricordi il 14 dicembre 1921 e nella quale mi si facevano condizioni da me inaccettabili. Ed ella ancora una volta mi ha dimostrato un interesse, per avere le mie opere, ch’io più non mi aspettavo. La mia situazione di fronte a Casa Ricordi è dunque la seguente: ottimi rapporti d'amicizia col Commendatore Valcarenghi, mentre non ho ancora capito che cosa pensi il Commendatore Clausetti, col quale però siamo sempre stati in rapporti più che cordiali. Per concludere dunque, mi rivolgo ancora una volta a lei personalmente e la prego di dirmi le sue intenzioni a mio riguardo.

Ancora una volta le dichiaro che non domanderei di meglio che di essere con Casa Ricordi, cioè col maggiore, o per meglio dire unico grande editore italiano. Però sono passati i tempi in cui io potevo ammettere una situazione oscura o se vogliamo dire una situazione di esperimento. Gli editori non mi mancano, ma ne manca uno di italiano ed è per questa ragione ch’io mi entusiasmo ogni volta ch’ella mi dimostra di voler combinare qualchecosa con me. E le dico questo il giorno che non ho una nota inedita. Di ritorno a Parma trovai definitivamente combinata l'edizione delle mie due opere per pianoforte con l'editore di Parigi che le pubblicherà nella sua “Musique de chambre”. Ed ecco che le potrei offrire: per riscattare le “Pause del silenzio” mi son venuto a trovare in un grande pasticcio ed ho lasciato per lire italiane duemilacinquecento a due editori le mie impressioni dal vero (IIIa parte) e i miei quattro Sonetti del Burchiello. Sono queste le due mie opere più recenti (ottobre-dicembre 1921) e le ritengo fra le più riuscite. Siccome i due editori che si contendono le Pause del Silenzio non arrivano a mettersi d'accordo, io potrei ritirare i due manoscritti, o per meglio dire, potrei tentare di riavere i miei manoscritti qualora ella mi garantisse di prenderli per le duemilacinquecento lire perché le dimostrerei “con la carta alla mano” che l'uno si impegnava di versare millecinquecento lire per le impressioni del vero e l'altro mille lire per i quattro sonetti del Burchiello, ed io mettevo come condizione anche una nuova edizione delle Pause del Silenzio, la stampa dei materiali d'orchestra e della partitura in formato tascabile.
Il pasticcio non la riguarda, mi dica se ella ha interesse per le due opere in questione e al resto penserò io, soltanto non è da pensare alle Pause del Silenzio, posso ritornare il proprietario assoluto delle due opere che le offro, abbandonando appunto le Pause del Silenzio al loro destino.
Ella forse mi dirà: ma come posso impegnarmi per due opere che non conosco?

Ed io le risponderò che tutti gli editori hanno da qualche anno a questa parte fatto così e anzi le sarei grato se si volesse creare fra noi (qualora ella voglia realmente pubblicare le mie opere) una specie di tacito compromesso vale a dire: una ricompensa di mille lire per le opere pianistiche o per canto (come i quattro sonetti del Burchiello che contano circa 12 pagine di stampe) e di millecinquecento di anticipo per le opere sinfoniche. Naturalmente questo compromesso vale soltanto se Casa Ricordi desidera avere un’opera mia, non c'è nessun impegno di prenderla. Soltanto questa volta avrei bisogno di un impegno anticipato, perché se ellla non prende le IIIe Impressioni dal vero e i quattro sonetti del Burchiello, io agirò diversamente per risolvere la situazione. E per dimostrarle che dico il vero le mostrerò i miei contratti e le lettere impegnative. Amo che non ci siano dubbi e perciò preferisco documentare le mie asserzioni, quantunque io sappia ch’ella mi crederebbe sulla parola. Come tutte le mie liriche anche i quattro sonetti del Burchiello sono più che cantabili, anzi più delle altre mie liriche perché sempre più io penso che la musica per canto debba essere cantabile. L'avverto che purtroppo non ho nessuna copia dei miei manoscritti e che perciò devo attendere di avere ritirati quelli che ho ora ho fuori mano, per farglieli avere.
Per alcuni mesi non credo che farò nulla di nuovo, tutto  l'estate l’ho occupato [sic] con le mie commedie Goldoniane, perciò né ora né mai ella deve contare sopra di me come su un autore che fabbrica delle opere quando ha bisogno di denaro, però, se causa le vicende delle Pause del silenzio ella non volesse impegnarsi per le IIIe Impressioni dal vero e i quattro sonetti del Burchiello, la pregherei di dirmi come debbo regolarmi per l'avvenire, perché in due anni che sono in rapporti d'affari con Casa Ricordi non sono arrivato a capire ancora quali sono le loro intenzioni ed io non sono un novellino: sarei entusiasta di entrare nella loro casa, ma vorrei che mi dimostrassero come corrisponderebbero al mio entusiasmo e più sopra le ho tracciato le mie condizioni materiali.

Ho saputo da Caselle che il direttore d'orchestra Stock ha eseguito a Chicago le illustrazioni sinfoniche “Per una favola cavalleresca”.
Quando avrò finito di copiare i sei solfeggi (bellissimi) di Leonardo Leo, di cui le parlavo, glieli manderò. Questa pubblicazione fa parte del mio piano di educazione musicale a base di bella musica e non noiosa. Tutto ciò che ho pubblicato finora di musica antica non è accademico. 
La prego di salutare il Commendatore Clausetti e spiegargli il mio sentimento d’imbarazzo.
A lei tante cose cordiali dal suo affmo

G. Francesco Malipiero

La prego di non farmi aspettare troppo una risposta. Ella comprende il perché. Grazie anticipate. 

Transcription by Simonetta La Grutta

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 3
Size 260 X 175 mm

Letter name LLET010074