Mio Egregio amico

Genova 6 Ottobre 1852

Riservato a te solo________________

Tu mi parli di coscienza, io debbo scriverti quindi in piena coscienza.

Farò per la tua Fiorina come se fosse opera mia, non mi lusingo però di poterne far motto.

La tua Fiorina è mal capitata. Buon per te che non abbisogna della sanzione di questa piazza. In una parola sola, meno il Cambiaggio tutti gli altri duran fatica a trarsi d’impaccio. La Rebussini stessa che è pure un ottima [sic] artista non so che genere d’indisposizione abbia non è più la stessa. Per i cori e l’orchestra rispondo. Credi però che il pubblico distinguerà come nella Maria Giovanna del Litta il marcio dell’esecuzione dai meriti del componimente e il tuo certamente ne abbonda. Si sono già incominciate le prove al piano, e continuano … perché continuano. Se fosse possibile, in conclusione, il protrarre o il sospendere sarebbe meglio, giacché la stagione non si termina di certo con tali cantanti. Scrivi dal canto tuo a Ricordi senza perder tempo e risolutamente.

Io farò lo stesso dal canto mio. Ti replico la preghiera di far uso prudente della presente. Amami e credimi sempre

Fido amico

Angelo Mariani