Pregiatissimo Signor Giovanni

Occupatissimo, per giunta condannato a letto per vari giorni, non potei prima d’ora compiere verso di Lei un grato e prezioso dovere: Colgo quindi l’occasione che mi si offre del mio intimissimo Leone Fortis il quale si reca a Milano onde porre in iscena il suo nuovo Dramma Cuore ed Arte, per inviarle dall’anima un affettuoso e cordiale saluto, e per chiederle nel tempo stesso perdono di una mancanza che non deve certo attribuirsi ne al mio nome ne alla mia volontà.

Ho finito in questi giorni alcune Polke Mazurke che i miei amici non trovano pessime. Ove possiate pubblicarle per l’imminente carnevale, io glieLe invierei quanto prima.

Termino raccomandandole caldissimamente l’amico Fortis e pregandola di condonare alla fretta il pessimo scritto.

Mi saluti caramente la sua famiglia e mi creda sempre il suo Affmo Amico

Angelo Mariani

Genova 21 Nobre 1852.