Date: 7/8/1857



Place: Rimini

ID: LLET010411




              Rimini 7 Agosto 1857

Tito mio carissimo!

Rispondo in una a tre gradite tue 29 e 30 Luglio passato e 3 Agosto cor:

Ho ricevuto questa mattina in pacco N° 202 le parti pei supplementi dell’Aroldo. Ora tutto è completo relativamente alla suddetta opera, cioè di quello che hai spedito a me direttamente.

Incaricai mio fratello stesso della custodia dello spartito e parti, cosa che egli disimpegna a meraviglia.

Ieri sera facemmo la prima prova in orchestra coi cantanti e cori: andò stupendamente e senza interruzione dal principio alla fine.

Verdi restò pienamente soddisfatto della mia orchestra che lodò più volte con parole distintissime esprimendosi così «bravi, bravi e molto!»

Nei cori vi fu, qualche cosa non troppo precisa, ma oggi io ho fatto due prove a piano forte, per rinfrancarli, ond’è che domani Verdi ne rimarrà contento quand’egli assisterà ad un’altra prova particolare di piano forte che faremo per loro non essendosi potuto aver libero il Teatro oggi che è occupato coll’orchestra per la messa in iscena del nuovo ballo, Il fallo di Rota, per domani sera!

I cantanti come al solito, hanno fatto scobbare [sic] il povero Verdi per insegnar loro la parte: se Pancani starà bene di voce potrà cavarne molto effetto; la Lotti ha una magnifica voce, ma avrebbe duopo di più sentimento artistico; Ferri molto bene, così pure il Cornago che gentilmente accettò di eseguire il Briano Sacerdote.

Anzi è provato per tua regola che la parte di Briano sembra di poca entità, ma in effetti non può trascurarsi senza far perdere molto effetto a tutto l’insieme e specialmente nell’Angele Dei del quarto atto.

Ci vuole assolutamente un Basso che abbia voce voluminosa e di carattere maestoso, il che ti deve servir di norma di raccomandare quando darai lo spartito, o meglio di mettere in patto di contratto che suddetta parte venga affidata ad un artista dai mezzi su indicati e non secondario.

E’ ben vero che molti bassi profondi potranno rifiutarsi di eseguire quella parte non avendo essa la cavatina d’obbligo per costituire parte primaria, ma tuttavia nella scarsità di opere in cui vi siano parti pei bassi profondi, costoro saranno ben contenti di averne un’altra nell’Aroldo da buscarsi un tozzo di pane indegnamente.

Parlo franco con te perché so bene fin dove giunge la tua discrezione e l’amicizia che ci lega.

Circa alla musica, questo Aroldo è un lavoro forse uno dei più belli di Verdi: racchiude dei pezzi di un effetto sicurissimo.

Il quarto atto che è tutto nuovo, è una cosa stupenda; havvi una tempesta in esso con Coro pastorale, ed un Angele Dei trattato a canone di una fattura musicale felicissima.

Su questo particolare avrai un articolo dettagliato per la tua Gazzetta dal Signor Casaretto, il quale lavorerà da uomo.

Aspetto il pacco 1094 con quanto m’indichi contenere coll’ultima tua tre corrente.

Questa benedetta diligenza da Bologna non viene che due volte alla settimana!

Ieri non lo ricevei, almeno mi giungesse il tutto Lunedì prossimo.

Veramente non so come esprimermi per ringraziarti abbastanza quanto meriti per la premura che hai posto in secondare anzi nell’indovinare i miei desideri; te ne sono veramente obbligato.

Sta bene circa al nolo della Fidanzata; rapporto al resto, la tua cortesia non mi giunge nuova ma mi ha fatto meritare le più cordiali espressioni di quei gentili che formano parte della confraternita del Crocifisso, che me ne incaricò.

Di ciò sono assai penetrato, e ben volentieri ti metto a gran parte della mia compiacenza.

Ho piacere che tu stampi i pezzi per Flauto e Piano Forte del mio amicissimo Gaetano Casaretto buono per quanto bravo.

Lo devi contentare anche coll’incoraggiarlo a lavorare dandogli prova della tua soddisfazione mandandogli in ricompensa copie, o per meglio dire esemplari 30 di ciascun pezzo.

Monti è ancora qui e gli ho fatto la tua commissione.

Mio fratello ha fatto mettere un Lucchetto all’armario che serve di custodia alle parti d’orchestra dell’Aroldo in Teatro.

Le partiture mi vengono riportate in casa ogni volta che è terminata la prova; le parti cantanti e dei cori le farò ritirare appena saranno in iscena.

Ti ripeto un’altra volta, sii tranquillo sulla custodia di quell’opera: Mercoledì, o Giovedì al più tardi anderemo in iscena.

Io lavoro come un cane, e appena posta in scena l’opera di Verdi avrò tutta la faccenda dello Stabat,  della Fidanzata, delle Messe, dei Vespri, delle serate dei cantanti e del diavolo che se li porti.

La nostra stagione terminerà circa il 25 del cor:

Sabbato mattina otto.

Ricevo in questo momento la tua delli 5.

I concerti col Sig. Monti furono già presi, e come ti ho detto più sopra attendo il pacco 1094 Lunedì.

Non ho potuto consegnare la lettera che m’includi a questo Signor Monti perché è andato al Bagno, lo farò oggi.

Verdi è qui presente e mi dice che ti aveva scritto già perché tu sospendessi la seconda spedizione dei libretti, ma che la sua lettera ti sarà pervenuta dopo che tu avevi già mandato all’ufficio della Diligenza il pacco 1094 che m’annunzi.

In ogni modo ciò che hai fatto sta bene e rimanderemo al Sig. Monti in Bologna quei libretti che resteranno.

Siamo alla prova dei cori: Verdi ora ne è contentissimo ed io pure ne sono soddisfatto perché vedo che le mie fatiche di ieri furono coronate [da un] felice risultato.

Verdi ti saluta e ti prega di ricompartire i suoi saluti all’ottimo Signor Cerri.

Fammi grazia di mandare subito sotto fascia, o come credi meglio un libretto dell’Aroldo al Signor Sanguineti impresario a Genova perché io dovrei spendere molto per spedirlo di qui.

Queste voci mi distragono [sic] molto onde m’è forza di tralasciare.

Un mio saluto anche per me al Signor Cerri e mille ringraziamenti per le novelle prove di bontà che mi ha dato.

Ricordami alla Signora Peppina e [tutta] la tua [famiglia]      

Il Tuo Angelo Mariani

Transcription by Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 214 X 136 mm

Letter name LLET010411