Genova – 11 – 10 - [1]922

            Carissimo Renzo,

                                           non ho risposto alla tua gentilissima perché ho avuto Anna indisposta in seguito ad un incidente per il quale è stato necessario un non grave, ma doloroso intervento chirurgico. Adesso sta bene e manda cari saluti alla Signora Angelina alla quale presto scriverà.

Il Signor Buldrini, che gentilmente s’incarica di recapitarti la presente, ti dirà il perché io sia qui e come vi tornerò martedì volendo io, lui, e l’orchestra genovese (offertasi gratis) realizzare un grande concerto al Carlo Felice pro S. Terenzo.

Vorrei eseguire l’Elegia, ma ciò sarà solo possibile nel caso che voi possiate temporaneamente mandarmi le parti manoscritte consegnatevi da me, cioè tutti i fiati, batteria e le 5 parti degli archi. Io accomoderei i raddoppi che possiedo.

Se già gli archi fossero incisi tanto meglio – ma non mi pare possibile – della partitura non ho bisogno.

Farei a b coll’andantino all’antica. Ove tu non potessi più mandarmi le parti manoscritte farei la Suite (ma mi manca il coro) oppure il Sicania di cui possiedo le parti.

Occorre inoltre l’Assedio di Corinto (ouverture) ed il Preludio e Morte d’Isotta. Farò anche la 3^a sinf di Beethoven e diversi piccoli antichi pezzi italiani.

Caro Renzo – grazie di tutto anche a nome del Comitato. Ti scriverò presto delle cose mie. Ebbi lettera di Guido.

Sarò a Sanremo venerdì ed a Genova martedì – Hotel Aquila.

Ti abbraccio. Ossequi alla Signora e cari saluti alla famiglia

tuo Gino Marinuzzi

[Di traverso nell’intestazione compare la nota di altra mano «r(icevuta) 12  10  [1]922].