Sanremo – 2/8/[1]943
Carissimo Renzo,
ricevo qui la tua del 2 corr[ente] inviata a Bratto della Presolana. Noi invece non ci siamo mai mossi né credo che ci muoveremo fino a che la nostra Lia non si sia liberata – cosa che dovrebbe avvenire alla fine del mese o al più tardi ai primi di settembre. È stata proprio una felice idea quella di non vendere più la villa, così abbiamo potuto finalmente avere la gioia di ospitare la nostra amatissima creatura. Poi ... si vedrà – forse che oggi si possono fare progetti? non si sa che cosa ci riserba il domani. Intanto stiamo facendo delle modifiche e delle accomodature nella dipendenza della villa in modo che se dovessimo restare qui in inverno ci si possa accomodare in locali più raccolti ed intimi che si possano scaldare più facilmente colla legna. Ma tutto dipenderà dai miei movimenti che, alla lor volta, dipendono dalla situazione generale. Per fortuna, le ansie, le preoccupazioni, le angosce spirituali non hanno intaccato la riserva fisica, alla quale però troppo abbiamo attinto – ci difendiamo – a parte piccoli disturbi che ci tengono, di quando in quando, una non richiesta compagnia. Io soffro di dolori – ma pare si tratti di fatti nevralgici – non reumatici – faccio una cura – con una relativa fiducia. Anna instancabile, coraggiosa, piena d’attività, ma qualche volta anche lei cede perché l’abbandona la forza nervosa. I bimbi benone - Antonio malato di volontà di studio – Lia quel fenomeno di donna serena, che ha un suo mondo interiore, ma che sa adattarsi alle situazioni della vita e della famiglia – Giorgio va e viene – da Roma e da Milano. Ecco tutto. Ma l’angoscia per la situazione della nostra patria ed in particolare della nostra Sicilia e dei parenti tutti non ci lascia vivere. Pensa a Palermo son tutti i miei della famiglia paterna – anche Anna vi ha dei parenti ma un po’ più lontani. Li riabbracceremo? Quando? Come poterli soccorrere? Come potrà mio fratello – pensionato – senza mezzi liquidi, come si procureranno il pane? Non so pensarci! Dio li assista. In quanto all’improvisa [sic], ignobile caduta del regime passato – ormai essa era segnata e non possiamo che ringraziare la Providenza [sic] che le cose si siano svolte in questo modo – abbastanza naturale – e con relativa tranquillità. Una sommossa popolare in tempo di guerra ci avrebbe dato in mano ai nemici che questo speravano per atterrarci nei momenti delle convulsioni civili. Ed ora il nemico getta la maschera: o col fascismo o senza c’intima una resa disonorevole! E pensare che c’è gente che può essere ancora anglo-americanofila!
Cosa può importare al Sig.r Roosvelt se si distrugge un quadro d’autore, la Gioconda o una statua di Fidia? Non ci sono le copie? ... La differenza è solo nel prezzo perché certo l’originale vale più dollari. In quanto agl’inglesi se ne accorgeranno quando l’America li avrà depredati e spogliati!
In quanto alle cose dell’arte e del teatro speriamo che ora si possa respirare meglio, che si possano abrogare una quantità di disposizioni dannose, che si sventino le cricche etc ... tutte cose che da anni si sopportavano male, anche da quei fascisti che avevano onestà, cuore e probità d’intenti.
Tu sai che io ho creduto in molte cose, e la Storia [cancellatura] farà il consuntivo di questo 20 anni -ma posso dire tutto il mio pensiero perché grazie a Dio dal fascismo non ebbi mai né quattrini, né onorificenze né protezionismi. La mia carriera la devo a mio padre al mio maestro, alla mia volontà ed a tutti quei cari amici che mi aiutarono nei primi difficili anni. Tu sei fra questi ed il mio affetto non ha mai cessato d’essere immutato.
Credo che le cose di Aldo adesso debbano avere (se non l’hanno avuto) rapida e favorevole soluzione – faccio voti perché Carlo possa tornarvi sano e salvo. Abbiamo saputo della sventura toccata al povero Beppe Pagano – al mio passaggio da Milano domandai di lui – ma non c’era. Abbracciatelo per me se è con voi – dandoci l’indirizzo – grazie.
In quanto alla Sinfonia, che nelle tre città dove è stata eseguita ha veramente avuto splendido successo, sono ansioso di vederla nella bell’edizione curata dalla Casa Ricordi. Fammi mandare qui 20 copie e 5 fammele lasciare a casa a Milano – in portineria – Viale Regina Elena 21 Grazie di tutto.
Io dovrei andare a Montecarlo il 13 venerdì corr[ente] per un radio – concerto. È una stagione italo-franco-tedesca a quanto ne so. Farò il concerto di Locatelli – Ma mère l’oie di Ravel – le Fontane di Roma – Poi l’Eroica.
Ma aspetto il passaporto domani. Speriamo arrivi, così andrò ad abbracciare Gino che è sempre in Francia.
Caro Renzo – come vedi l’ho fatta lunga – ti prego di ricordarmi alla carissima Signora Angelina che spero guarita a Lia (che pure aspetta ... di liberarsi) a tutti i tuoi.
Anche dai miei ricordi e saluti cordiali – da me un abbraccio affettuoso
tuo Gino
 
Forse andremo a Bratto a metà settembre. Per ora siamo in ansie perché senza particolari dell’incursione su Milano.
[esempio musicale: si veda l’olografo] W. l’Italia
Guerra e morte allo straniero!! e ... Verdi!
Transcription by Paola Meschini

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 298 X 210 mm

Letter name LLET010743