Date: 21/5/1895



Place: Cerignola, Foggia

ID: LLET010771




Cerignola 21 Maggio del '95

Carissimo Commendatore,

vorrà perdonarmi il mio lungo silenzio?... Ho voluto gustare intensamente la calma e la pace della campagna, dopo tante fatiche fisiche e morali.–

Però, anche in questi momenti di quieta e beata solitudine, e forse meglio in questi momenti, ho pensato alla Lupa; e l'ho studiata e ristudiata, tanto che me ne sono fatto un concetto preciso ed immutabile.– s'intende sempre secondo il mio criterio.–

E certo Le recherò un grande dolore dicendole francamente e recisamente ciò che io pensi della Lupa.. Io la trovo impossibile sotto tutti i rapporti: un soggetto che rivolta lo stomaco, una forma monotona e per nulla adatta alla musicabilità, un intercalare per metà siciliano e per metà toscano: quella madre e quella figlia che se ne dicono di tutti i colori; il carattere della Pina a base di scocciatura da cima a fondo; quel ballo con canto di stornelli; quei mobili delle parti secondarie; quella poesia fatta unicamente di stornelli e di rispetti; tutto dà un carattere soverchiamente  peso al lavoro.– Ci sono bellissime scene, come quella del principio del 2° atto ed altre; ma il lavoro melodrammatico, per me, non c'è assolutamente.– Il Verga ha voluto fare una cosa nuova per le scene: ha voluto dare al pubblico un fatto di cronaca siciliana, presentandolo nella sua completa rusticanità; e nel suo lavoro c'è del carattere, c'è del sapore in qua e in là; ma si provi qualcuno a metterlo in musica?! –

Verranno fuori delle belle melodie sul Canto: Luna, bianca luna ecc., su quella specie di rispetto della Pina: Garofano pomposo ecc., su altre cosette ancora; ma quelle melodie sembreranno sempre appiccicate: il resto sarà monotono.– Eppoi qualche volta si esce fuori con certe cosette che non sono più nella forma del lavoro; come il Boitiano:

                        La sera

                        s'annera:

                        burrasca vuol far! ecc.–

sapevo che di lirico non c'era nulla; ma speravo che i versi fossero migliori.- Per quanto si parli coll'intercalare dialettale, si poteva fare della buona poesia!- Non so, poi, se i siciliani abbiano mai detto pedata invece di calcio …..

Ma tutto questo sarebbe il meno male: il vero guajo, sempre per me, sta nel soggetto; e guardiamo un pò il punto culminante del fatto, cioè il finale dell'atto primo, quando Pina riesce a possedere la prima volta Nanni.– Nanni e Pina vanno nei cespugli a fare il loro..... primo atto; la scena rimane vuota; le annotazioni del libretto fanno sentire i grilli, il vento, i cani, le frasche e tante altre belle cose; il guardiano, però, sente qualcosa di più del pubblico e grida il chi va là? - Nanni rientra in scena pallido, sconvolto........ si poteva aggiungere: ed abbottonandosi i calzoni.......

Il primo atto è finito.......

Il pubblico lo capirà certamente.......

E allora?…....

No, no! Cento volte no!-

Il Verga, pensando, al successo (doppio successo!) di Cavalleria, ha voluto fare di più ed ha strafatto.–

Ed ecco il mio sincero giudizio.–

Mi dica se debbo rimandarle a Milano la Lupa.–

Ojetti mi scrive e mi riscrive per avere notizie della Nanà, circa l'accordo  con Zola.– Cosa debbo dirgli?...

Attendo Sue gradite notizie; e intanto la riverisco affettuosamente e sono

il Suo Devotissimo

= P. Mascagni =

Transcription by Archivio Ricordi


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET010771