Date: 28/8/1924



Place: Vienna, Austria

ID: LLET010835




Wien, 28, 8, 1924.

Comm.re Carlo Clausetti,

Gerente della Ditta G. Ricordi e C.

Milano.

Mio Caro Carlo,

il tuo telegramma, che mi è stato consegnato dal Sig.r Keerl, mi ha fatto dispiacere, perché credevo fermamente che l'impresa avesse già provveduto a mettersi in regola con la Casa editrice.

D'altra parte, debbo informarti che Berlino non ha nessun rapporto con l'affare di Vienna, nel senso che la impresa non è più la stessa: a Vienna era la “Sise”, la quale entra nell'affare di Berlino soltanto con gli artisti e con la messa in scena, ricevendo una somma fissa, oltre una percentuale sugli incassi. L'impresa veramente intesa è rappresentata dal Sig.r Max Weber di Vienna, associato ad un altro impresario di Berlino. Questa nuova impresa credeva di trattare l'Aida col vostro rappresentante tedesco, e le trattative erano già avanzatissime; ma io le ho interrotte oggi dopo il tuo telegramma ed in seguito alla complicazione sollevata dalla notizia dell'impedimento opposto dal Direttore Schillings dell'opera di Berlino; e di questo fatto gravissimo ti ho telegrafato oggi stesso.

Naturalmente, io non credo (e non mi pare possibile) all'esistenza di un diritto di esclusività da parte dell'opera di Berlino sopra l'Aida, alla distanza di 54 anni dalla sua prima esecuzione; e non posso pensare che la Casa Ricordi abbia potuto fare la cessione di un simile diritto per l'eternità. Penso, invece, che la nostra Aida rappresenti una spaventosa concorrenza ai teatri stabili, e che si tenti ogni mezzo per impedircela; specialmente, poi, quando (come nel caso in parola) c'è dietro le quinte un Maestro, che si chiama Weingartner, il quale soffre troppo dei nostri successi nel suo Paese, e sta soffiando e suggerendo mille cavilli perché la grande manifestazione artistica non sia ripetuta a Berlino.

Mi auguro che tutto venga appianato da un telegramma della Casa Ricordi al Direttore dell'opera di Berlino; non tralasciando di farti sapere che la nuova impresa ha già impiegato somme cospicue, rappresentate dalla concessione del locale, dall'acquisto del materiale scene e attrezzi, dal noleggio dei costumi, dalle scritture del coro e dell'orchestra, dall'arrivo alla piazza di tutto il materiale e dei Maestri sostituti, regisseur, Maestra di ballo ecc., dalla réclame enorme già iniziata, e da tutto il resto che (come capirai facilmente) necessita per imprese di questo genere. Sarebbe una rovina senza precedenti, della quale sarebbe chiamato a rispondere il Direttore Schillings.

Oggi il Sig.r Weber è stato, ed è, in continuo rapporto telefonico con Berlino: è stata anche affacciata l'ipotesi che a Berlino riescano ad impedire le nostre rappresentazioni, facendo intervenire il Governo tedesco, il quale dovrebbe proibire la nostra Aida per spirito di protezionismo in favore del teatro di Stato.

Io credo del tutto assurda una simile ipotesi, ma ho voluto accennartela per ogni buon fine. Penso che per impedire una rappresentazione pubblica per ordine di un governo, occorrano delle ragioni speciali; come, per esempio: soggetto immorale, o sovversivo, oppure offensivo per le Autorità; o anche per ragioni di Stato, o riferentisi ad altro Stato amico ecc. ecc. Ma non si potrà ma impedire una industria od un commercio privato e libero, anche se questo faccia concorrenza: nessuno potrà mai impedirmi di aprire a Berlino una fiaschetteria e vendere il Chianti in concorrenza del vino del Reno: mi si potrà bensì proibire di vendere sigari in un Paese dove il tabacco è monopolizzato dallo Stato: è per ciò che i Governi hanno creato il Monopolio di certe industrie; ma fino ad oggi nessun governo ha monopolizzato le esecuzioni delle opere liriche.

Intanto ti faccio sapere (e te l'ho telegrafato) che la impresa di Berlino è felice di trattare direttamente con la Casa Centrale Ricordi; ma non può accettare di pagare l'8% sopra gli incassi lordi (veramente, è una percentuale esagerata): essa offre formalmente a mio mezzo una cifra fissa per ogni rappresentazione, e precisamente offre Lit. 6000 (seimila) per ciascuna recita. Credo che sia un buon noleggio, calcolando che in un mese abbiamo un minimo di 20 recite.

Rispondimi al Grand Hôtel. Intanto ti saluto, pregandoti di salutarmi Valcarenghi. Credimi sempre il tuo

= P.Mascagni =

Transcription by Archivio Ricordi
Named works
Aida

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 212 X 170 mm

Letter name LLET010835