Roma 25 Maggio 1890.

Sig.e Maestro Pietro Mascagni

Roma

La sua lettera mi è giunta inattesa, perché nel colloquio avuto con Lei avevo dovuto formarmi di Lei ben diversa opinione.

Come Maestro non le permetto di scrivere che sieno volute fare pressioni su Lei. E le ricordo che quando Ella parlavami di Ricordi, fui io primo a dirle che Ella aveva il dovere di rispettare gli impegni assunti verso il Sig.e Sonzogno. Le ricordo del pari che se il Sig.e Nuti si offerse a accompagnarla a Milano, fu appunto perché Ella aveva ripetutamente addimostrato il desiderio (e quì e a Milano) di entrare in rapporti con la Casa Ricordi.

Ella deve del resto comprendere che con il proprio Repertorio la Casa Ricordi può anche fare a meno delle sue Opere.

Come gentiluomo poi le rilevo che ho tutto il diritto di deplorare che Ella jeri fosse mancato al convegno datomi tenendomi per oltre due ore a sua disposizione in casa, inutilmente in attesa di Lei.

Le auguro per l'arte trionfi anche maggiori dell'attuale, ma Le auguro anche più di non divenire inconscio strumento di partigianerie editoriali.

Nei momentanei rapporti avuti con Lei non mi mosse altro pensiero che di esserle utile, favorendo pratiche da Lei già iniziate a Milano– Ella mi ricambia con la sconvenienza della sua lettera.– Sia, come vuole Lei

Trattando a nome del Sig.e Verga, la invito a mettersi senz'altro in regola con gli impegni assunti nel suo compromesso.

In attesa                                suo Dev.

                                               Firmato – Carlo Panattoni