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ID: LLET010855




[N.628/n.18]

[5437]

Carissimo Mascagni

Ho veduto Gianfranceschi - e lo aspettavo martedi per scriverti. Si vede che non ha potuto venire. Così ti scrivo io aprendoti tutto l'animo mio con quella sincerità e quella affezione che mi conosci.

Comincio col dirti che l'idea di cominciare il 3° atto col rinnovare “ il salto del Niagara” andrebbe bene se invece di avere a protagonista una fanciulla ideale come Iris si avesse invece

                                                                    La Zaco

e sarebbe di un grande effetto. Nota che per potermi dare ragione della tua idea, per buttarmela in spiccioli, come si dice, ho dovuto concluderla così = Iris è quell'opera il di cui 2° atto finisce alle 10 - e il 3° comincia alle 9 ¾ ! - Quello che balza fuori evidente è che tu vuoi un terzo atto drammatico.- Ora questo non è possibile assolutamente per la gran ragione che tutto il lavoro è fatto su quel e per quel 3° atto - ed è stato fatto di tema, diciamo, e colorito giapponese per i fiori e pel sole forse le sole e vere cose giapponesi dell'opera. Poi credo giusto ricordarti quale era il pensiero artistico del lavoro. E cioè - dato il momento in cui il realismo e verismo porta a far poca musica, dare un lavoro dove accoppiando tipi comici e drammatici, scene di commedia e situazioni di gran dramma invece di concludere o come una commedia o come un dramma finire con qualche cosa di sommamente ideale!

E Iris secondo me abbracciava appunto i tre generi e li abbracciava logicamente, secondo me, e non perché il soggetto venisse a questo scopo forzato da noi!

E la prova evidente è nella difficoltà di trovarvi un'altro 3° atto!

Che l'autore di Cavalleria fosse il primo ad uscire con un lavoro a tendenze ideali era sopratutto il pensiero di Giulio Ricordi. Ricordi ha sempre tenuto per te Iris per questo.

Ora di fronte alle difficoltà pel 3°atto, difficoltà che ci fanno presagire dei mutamenti non spontanei né adatti al soggetto noi rimaniamo completamente disorientati.

Certamente che se tu non puoi fare altrimenti bisognerà perché l'opera esca (scene, figurini, essendo tutto pronto) fare come desideri. Ma credi la mia mente e il mio cuore si ribellano.

Io non dico che la morte di Iris debba essere così come io l'ho scritta. No, e mi ero offerto di venire tutto l'ottobre a Livorno e se non ci fui la colpa è tutta tua! Né dico che l'atto 3° debba essere così come io l'ho buttato giù e se ti ricordi e rileggi le mie lettere vedrai che il mese passato da me a Pesaro era appunto pei possibili cambiamenti. Ma ripeto che però l'atto 3° nell'idea totale non può essere che così.

Io ho pensato ad introdurvi ancora un terzetto strano Osaka - Kyoto - il cieco.

- ridurre la morte di Iris a sole poche parole

- poi - originato dalle poche parole di Iris le quali potrebbero bene essere

                         Ohimé, la vita è cosa ben brutta!....così da offrirti il modo di ricordare invece:

                         La vita è bella....

di Osaka e di Kyoto far parlare a sezioni di cori i fiori intorno ad Iris - e sono i fiori che ne accarezzano l'agonia, e sono i fiori che all'aurora ne sollevano il piccolo corpo portandolo verso il sole.

Se tu pensi all'effetto che tu puoi ottenere con voci sotto il palcoscenico e dietro pel sole vedrai che di fronte all'idea musicale di questa finale, quella di un tempio alla Brahama o alla Re di Lahore, impiccioliscono.

Perdio che cos'è dunque questo scoraggiarsi dopo i due atti che hai fatti e questa vera pazzia di voler snaturare Iris e ridurlo a un dramma come tanti?!

Ricordi continua a dirmi: E così? Come va? Che cosa fanno? Perdio, non c'è opere ora, non c'è che Iris! Tutti i teatri sono nostri!...” Io gli rispondo: “ abbiamo quasi trovato!...” Però ti assicuro che io non vi sarei andato a dirgli la tua nuova idea che con Gianfranceschi!

Pensa su: scene, figurini pronti - trattative aperte - réclame da tutte le parti - enorme aspettativa....e tutto va deluso!...

E da parte di Ricordi rammenti anche tutte le cortesie vere non ultima per lui il faticoso viaggio a Cerignola quando tu sembravi sfiduciato.

No - non vi sono scuse per te - per te non vi è che un dovere:

                                                     Venire a Milano -

intenderci con Ricordi pel 3°atto e finire Iris nel gennajo

E nel far questo devi essere spinto non solo da tutte le doti tue di musicista, ma anche dalla tua onestà di galantuomo.

Bisogna vincere lo scoraggiamento con un grande atto di volontà

Tuo Illica

Transcription by Archivio Ricordi
Named works
Iris

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 308 X 210 mm

Letter name LLET010855