Date: 12/11/1846



Place: s.l.

ID: LLET011057




Caro Tito!

Giovedì 12 Novembre

Tu fai le meraviglie perché non mi lascio vedere da te, ma io sono segregato in casa sino dalla scorsa Domenica da una forte costipazione: anzi credo che oggi mi farò salassare.

Mi meraviglia un poco la notizia che tu mi dai sul nuovo giornale che s’intitolerà l’Italia musicale. Io davvero non ne sapeva affatto, ed anzi ancora ne sono incredulo. Mi ricordo che or ha più d’un anno furono fatte da quegli editori delle proposizioni al Torrelli [recte Torelli] acciocché ne assumesse la direzione, ma so pure che tutto era andato a vuoto, e per l’immensa distanza che aveavi tra le viste pecuniarie della parte pagante e quella da pagarsi. Se è vera la prossima pubblicazione di questo foglio sarei quasi per credere che ne assumessero la direzione o il Panizza, o Bermani, o Vitali, i quali non hanno il migliore sangue colla nostra Gazzetta. In qualunque modo siasi la cosa [****] questo antagonismo, seppure questo giornale potrà ambire a un tale epiteto, mi riuscirà caro perché aumenterà l’interesse del nostro, e la sua coscienziosità e rettitudine brilleranno di luce migliore e più ammirata. Ciò che fa d’uopo in questa circostanza egli è di diffidare delle mene secrete che sì gli editori che i direttori potrebbero a loro vantaggio mettere in moto: por bene atenzione [sic] che non vengano rubati i nostri migliori collaboratori con lusinghe di maggior interesse o d’altra cosa, tali che per esempio Bouchéron [recte Boucheron], Cambiasi, Casamorata, Delafage [recte De La Fage], Piazza, Picchianti, Torelli, Torrigiani, e Zuccoli.

Fa d’uopo pure cercare secretamente di scoprire il modo di questa ventura pubblicazione, vale a dire il numero delle pagine, la quantità e qualità della materia, la quantità e qualità della musica ec. ec. ad oggetto di poter procedere noi pure a qualche innovazione che potesse riuscire di maggiore incentivo alla diffusione del foglio medesimo. Per esempio ritengo che il Sig. Lucca adotterà l’uso parigino di regalare a questi suoi associati l’entrata ad un certo numero di accademie: in Italia questa innovazione ecciterebbe un’impressione troppo favorevole al nuovo giornale: bisognerà dunque pensarci in tempo ed ordinare qualche cosa di simile; e ciò al più presto perché il tempo stringe. Anzi sarebbe bene di ciò combinare in pochissimi giorni onde annunziarlo avanti che esca il manifesto del nuovo giornale. Ma per tutto questo sarà duopo [sic] che ci abbocchiamo con papà, con te, e col Sig. Cambiasi ecc.

I Sig.i Torelli e Piazza si lamentavano durante l’intera annata dei caratteri delle Appendici, perché troppo piccoli e troppo usati: trovo che hanno ragione. Farebbe d’uopo quindi ordinare un nuovo garamone (non garamoncino) pel testo della gazzetta: mentre il garamoncino attuale che ora serve per il testo potrebbe adoperarsi a meraviglia per le appendici e gazzettini: in tal caso il testino rimpiazzerebbe la mignonna nel ramo Notizie; poiché la mignonna è molto male andata. Tutto ciò dovrebbe essere in ordine infallibilmente per la metà di dicembre onde pubblicare coi nuovi caratteri il primo numero di gennajo prossimo venturo.

Quel numero di quel nuovo foglio di Parigi, la Critique Musicale, fa presagir bene di questo nuovo giornale: conviene dunque assolutamente, almeno per qualche tempo, farlo venire: e ciò si potrà effettuare più facilmente inviando a quella redazione il nostro.

Del Berlioz non mi manca per completare l’attuale fascicolo se non che la correzione dei trilli pel fagotto: il che non posso fare se non quando andrò al conservatorio, di concerto col Sig. Cantù. Da Zuccoli sono stato tre volte, non l’ho mai trovato. Torelli sarà a Milano oggi o domani; ed appena venuto sconterà tutti i suoi debiti letterari.

Sono a seccarti di nuovo perché mi favorisca di farmi tenere L. 150 mil.si entro oggi o domani, che mi servono per alcuni piccoli contarelli. Se fossi stato sano non ti avrei seccato, ché sarei andato a provvedermi da altri miei banchieri.

Riscontrami in tutto: e se puoi vieni a trovarmi mentre io ritengo che sarò ammalato sino a Domenica.

I miei saluti al caro papa [sic]; ricevi i saluti della mia moglie e della mia bambina. Tuo aff.°

Alberto Mazzucato

Transcription by Giovanni Vigliar

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 221 X 178 mm

Letter name LLET011057