Car.mo Ricordi
Mantova 4 Febbrajo 1848
Mi è giunta la tua lettera che io era in letto colla febbre; quest'aria umida e la fatica me l'han fatta venire, fino a domattina non ti posso mandare il secondo atto; se tu sapessi quanta rabbia ho dovuto mangiare, fra l'impresario e la polizia; è una cosa spaventevole.
L'impresa che non voleva spendere, la polizia che quasi quasi non lascia più fare il Macbeth, perché la popolazione sapendo dei cambiamenti operati, non vuole più andare a Teatro; è tanto inerte l'impresa che ho dovuto io stesso una notte andare a Verona a prendere delle coriste, ed incolpo quel viaggio del mio male; basta oggi sto un po' meglio e stasera finisco il secondo atto; quanta fatica anche per lavorare, se mi vedono a scrivere, mi dicono non pensi che a Ricordi, e nulla a noi, mentre io facevo prova dalla mattina alla sera; però oggi ho fatta una prova ai cantanti e coristi assieme e sono contento assai; le coriste sono 15 e gli uomini 18. Domattina comincio le prove d'orchestra.
L'argomento dell'Opera che Verdi ha scritto per Lucca, è L'Avola, un argomento che ha molta affinità coi Masnadieri; è tolto da una leggenda tedesca.
Non so se ti è giunta notizia del massacro di Domenica Mercoledì sera fra soldati Italiani e Tedeschi, due Tedeschi sono morti ed altri feriti, degli Italiani nessuno.
Addio. Spero che la tua salute sarà quale te la desidera un amico del cuore.
E. Muzio
E Muzio